"Meloni ha intelligenza per raccogliere l'eredità della Democrazia Cristiana"
Rotondi ad Affaritaliani.it: "Il moderato riformismo è il mestiere dei conservatori"
Il dibattito su Giorgia Meloni/ Parla Gianfranco Rotondi, deputato del Centrodestra, presidente di Verde è popolare e ultimo democristiano in Parlamento
Giorgia Meloni premier rappresenta l'inizio di una fase politica nuova o l'ultimo rantolo della vecchia politica?
"La risposta é nelle cose: Giorgia Meloni guida il governo a seguito di una vittoria elettorale netta, come in Italia non avveniva dal 2008. Il governo Meloni archivia una stagione di governi più o meno tecnici e più o meno consociativi. Rappresenta oggettivamente una fase politica nuova".
Riuscirà la premier a rinnovare le istituzioni italiane?
"La riforma istituzionale é presente nel dibattito pubblico italiano da circa cinquant'anni. Le stagioni costituenti si sono succedute per decenni, con commissioni bicamerali appositamente allestite e presiedute da personalità come Bozzi, De Mita, D’Alema. Lo stesso centrodestra ha legato la sua offerta programmatica a una idea di riforma delle istituzioni. Giorgia Meloni sfida questa sequenza dì insuccessi, e mette la riforma presidenzialista al centro della agenda di legislatura. Direi che è un motivo in più per apprezzare il suo coraggio e darle fiducia".
Non teme che la burocrazia statale, spesso invisibile all'opinione pubblica, possa frenare l'azione di Meloni?
"No.Vengo dalla scuola democristiana e so che la burocrazia obbedisce alla politica, quando essa mostra di avere una visione".
Il rapporto con l'Europa è fondamentale. Come trovare equilibrio tra promesse elettorali e rapporto con Bruxelles?
"La Meloni a Bruxelles non è una postulante ma il presidente di un grande partito europeo, quello conservatore. Quella della Meloni in lotta con l’Europa é una favola mal raccontata dalla sinistra italiana".
Meloni e Fratelli d'Italia sono il grande partito conservatore di massa che mancava in Italia?
"Conservatore è una parola suggestiva ma generica: Montanelli diceva che in Italia non nasce un partito conservatore perché non c’è niente da conservare. Oltre alle battute, mi sembra che l’orizzonte conservatore sia stato egregiamente occupato dalla Democrazia Cristiana. Si dirà che la Dc non si qualificava come una forza conservatrice, e si intestava un moderato riformismo: ma questo è esattamente il mestiere dei conservatori, che attuano le riforme e i cambiamenti necessari, per evitare le rivoluzioni. Giorgia Meloni ha intelligenza e fantasia sufficienti per raccogliere questa eredità".