Open to meraviglia altro che flop: per l'agenzia Armando Testa è un successone
L'ideatore della campagna di Santanchè: "Grazie per i commenti, i meme, ci hanno fatto sentire davvero la più grande agenzia italiana"
Open to Meraviglia, la verità di Armando Testa e i veri numeri
Continua la polemica sulla campagna pubblicitaria "Open to Meraviglia". Come se non bastassero le traduzioni sbagliate delle città, la Venere Influencer, il vino sloveno, le cause per i mancati diritti d'immagine, ora arriva anche una pagina intera sul Corriere della Sera comprata dall'ideatore dello spot per rilanciare il turismo scelto dalla ministra Santanchè: Armando Testa. "Quando una campagna di promozione turistica - scrive l'autore dello spot - rompe il muro dell'indifferenza e riesce a dar vita in soli 5 giorni da "Italia. Open to Meraviglia" ad un dibattito culturale così accesso, rappresenta sempre qualcosa di positivo. Grazie per le migliaia di commenti, meme, appassionate discussioni di questi ultimi giorni: ci hanno fatto sentire davvero la più grande agenzia italiana".
"Grazie - prosegue Armando Testa sul Corriere - a chi ci ha fatto sentire milionari! Ma i 9 milioni di euro di investimento previsto da Enit sono destinati alla pianificazione media in tutti i principali mercati: Europa, Paesi del Golfo, Usa, Centro e Sud America, Cina, India, Sud Est Asiatico e Australia". Poi conclude: "La Armando Testa ringrazia, e Venere con noi. Erano più di 500 anni che non si parlava di lei così tanto. Se non è meraviglia questa".