Padre Georg colpisce ancora. Altra bordata a Papa Francesco dalla Germania

Si cerca un incarico per l’ex segretario di papa Ratzinger, ma...

Di Giuseppe Vatinno
Padre Georg e Papa Francesco
Politica

L’ex segretario di papa Ratzinger era rimasto senza incarico appunto da fine febbraio e da allora si erano inseguite varie ipotesi più o meno fantasiose come quella di una nunziatura apostolica in Costa Rica. Poi la notizia del ritorno a Friburgo

Da qualche tempo si erano perse le tracce di Padre Georg Gaenswein, dopo che Papa Francesco lo aveva impacchettato e rispedito a casa con uno stringato comunicato: “In data 28 febbraio 2023, Sua Eccellenza monsignor Georg Gänswein ha concluso l’incarico di Prefetto della Casa Pontificia. Il Santo Padre ha disposto che Monsignor Gänswein dal 1° luglio rientri, per il momento, nella sua Diocesi di origine”.

Tanto per far capire che aria tira il Prete Bello -per citare Goffredo Parise- non aveva ubbidito e nella sua “diocesi di origine” cioè a Friburgo non si era fatto vedere perché di sua iniziativa se ne era andato sul lago di Costanza, sponda austriaca, ad ordinare un sacerdote vicino ad un gruppo conservatore. Una sorta di ribellione al volere del Vaticano che fa capire come la partita tra il presule tedesco e Bergoglio non sia affatto finita. L’ex segretario di papa Ratzinger era rimasto senza incarico appunto da fine febbraio e da allora si erano inseguite varie ipotesi più o meno fantasiose come quella di una nunziatura apostolica in Costa Rica. Poi la notizia del ritorno a Friburgo.



Ricordiamo brevemente che i rapporti tra Padre Georg e Papa Francesco sono stati sempre tesi da quando Bergoglio lo esonerò dal ruolo di prefetto della casa Pontificia, pur lasciandogli lo stipendio. Dopo la scomparsa di Ratzinger -a dicembre scorso- Padre Georg approfittò delle feste per sparare ad alzo zero contro Papa Francesco -con il libro “Nient’altro che la verità”- che alla ripresa delle attività, il 7 gennaio, lo convocò subito in Vaticano e gli fece un liscio e busso memorabile durante il quale le grida risuonarono in tutti i Sacri Palazzi. Da quel momento Padre Georg non solo si tacque d’improvviso ma anzi diventò mitissimo agnello sottomesso al Santo Padre che, tra l’altro, gli aveva imposto un assoluto silenzio. Ma la vicenda non si concluse così ed ogni tanto il prete Bello tirava calci negli stinchi al Papa, come quando andò a lamentarsi da Bruno Vespa in prima serata su Rai 1.

Insomma sembrava che in corso tra i due ci fosse una sorta di trattativa condotta con la classica tecnica del bastone e della carota. Poi la decisione finale dell’esilio in Patria senza però alcun incarico e non è pensabile che l’ex potente uomo di Ratzinger se ne stia a leggere il breviario in convento. Ed infatti dalla città di Kirchzarten, vicino a Friburgo, ha lanciato l’altro ieri una bordata verso l’ormai lontana Roma: "Adesso sono qui, in cerca di lavoro, per così dire". L’occasione –tanto per cambiare- è stata quella della presentazione del suo libro nella cittadina dove ora risiede. Il quotidiano tedesco “Sueddeutsche Zeitung” ha ripreso le sue lamentele ed ha pubblicato un articolo in cui si sottolinea che il prelato “per il momento non ha nessun incarico”.

Tutto quindi si gioca su quella frase, “per il momento”, contenuta nel comunicato stampa prima riportato. Sembra che ci sia stato un patto tra i due: il Papa si è forse impegnato a trovargli un incarico alla sua altezza in cambio della fine delle polemiche. Ma nei momenti di stasi della trattativa, come appunto è avvenuto l’altro ieri- il Prete Bello torna a picchiare presentando il suo temuto –in Vaticano- libro per ricordare al Papa che lui sta ancora aspettando.

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