Ponte sullo Stretto, resuscita la spa: polemica. "Giusto così". "Uno spreco"

"Come annunciato da Salvini domani riparte la società che dal 1981 ha speso 300 milioni senza fare nulla", attacca Repubblica

Salvini e i governatori davanti al plastico Ponte sullo Stretto
Politica

Torna la decennale polemica del ponte sullo stretto di Messina

La “Stretto di Messina spa”, la società che probabilmente domani il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini farà resuscitare per sovrintendere alla realizzazione del Ponte, è pronta a tornare in attività. Lo scrive oggi Repubblica, su un tema decennale che sta causando le nuove, ennesime polemiche. 

Da una parte c'è chi dice sì. Conftrasporto-Confcommercio ribadisce il ‘sì’ al ponte sullo Stretto di Messina.  “Il tempo che passa è nemico dell’opera e gioca a favore di coloro non la vogliono - dice il presidente Paolo Uggè – Lo sosteniamo fortemente da tempo: il progetto deve partire per collegare il popolo siciliano e l’economia del nostro Paese al Nord Europa”. “Apprezziamo la risolutezza con la quale oggi il ministro Salvini è tornato sull’argomento esprimendo la volontà di accelerare e di creare i presupposti perché questa fondamentale infrastruttura sia realizzata, finalmente e al più presto”, conclude il presidente di Conftrasporto-Confcommercio.

Dall'altra c'è chi critica. Repubblica ricorda che la spa "è stata creata a giugno 1981 e da allora è costata allo Stato oltre 300 milioni senza fare, letteralmente, alcunché. Con un paradosso anche nel suo epilogo: nel 2013, dopo l’ultimo stop al progetto, il governo Monti la mise in liquidazione, ma quel percorso, affidato poi all’ex capo di gabinetto di Giulio Tremonti, Vincenzo Fortunato, non si è ancora completato". 

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