Obbligo Pos, torna a 30 euro il limite. Adeguarsi alle regole Ue o niente Pnrr
Esclusivo, Affaritaliani.it spiega la nota di Palazzo Chigi. L'Europa frena il discusso provvedimento del Governo
Palazzo Chigi: "Sono in corso interlocuzioni con la Commissione europea dei cui esiti si terrà conto nel prosieguo dell'iter della legge di bilancio"
"Si precisa che sul tema delle soglie al di sotto delle quali gli esercizi commerciali non sono tenuti ad accettare pagamenti con carte di pagamento, sono in corso interlocuzioni con la Commissione europea dei cui esiti si terrà conto nel prosieguo dell'iter della legge di bilancio". Alle ore 16 e 49 arriva attraverso i canali ufficiali di comunicazione della presidenza del Consiglio dei ministri che lascia stupiti politici, giornalisti e addetti ai lavori. Che cosa sta succedendo? Nell'ultima bozza della Legge di Bilancio, su pressione soprattutto di Lega e Forza Italia, il limite per gli esercizi commerciale di esenzione di utilizzo del Pos è salito a 60 euro. Ma così non va bene.
Secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso direttamente da fonti qualificate del Ministero dell'Economia e delle Finanze, la spiegazione sta negli obblighi del Pnrr da rispettare. "Le soglie vengono decise dall'Unione europea perché sono target del Pnrr e quindi vanno rispettati", tagliano corto dal Mef. In sostanza, con buona pace di chi era contrario all'uso del Pos, e quindi dei pagamenti elettronici (bancomat o carte di credito/debito), per pagamenti di modesta entità, si torna alla formula precedente, ovvero con la soglia fissata a 30 euro. Solo fino a questo limite si potrà pagare in contanti negli esercizi commerciali. La Ue non ama il cash (per combattere l'evasione fiscale) e l'Italia vuole i soldi del Pnrr (fondamentali anche secondo la maggioranza)? Sì, ovviamente. E allora si adegui e silenzio. Tetto a 30 euro.