Primarie Pd, Cuperlo: "Basta col renzismo, il partito va rifondato"
"L’esito non è ancora scritto, io ci credo"
Cuperlo: "Primare Pd, basta col renzismo"
"Il peccato è stato rimuovere per anni un bagaglio di errori e sconfitte pensando che un volto e un nome nuovo sarebbero bastati a rialzarsi. Non era così. Oggi a noi serve recuperare la reputazione e una promessa, vorrei dare una mano a farlo". In un'intervista a La Stampa, Gianni Cuperlo, parla del Pd come di "un partito da ricostruire completamente". La scelta di candidarsi alla segreteria Pd? "Io ci credo, non penso a un esito già scritto", ed è giusto essere in campo, dice, "perché vedo troppi trasformismi nelle scelte di potentati e correnti che si apprestano a fare un altro giro al comando e questo non è accettabile".
A chi dice che vanno fatti i conti con il renzismo, risponde che Renzi "è altrove. Ciò che conta per me è archiviare quella visione di Paese. L'idea dei sindacati come un ostacolo alla crescita o che si dovessero disintermediare le decisioni. Tradotto, meno partecipazione e più potere nelle mani di pochi. Quel disegno è fallito anche se nel Pd c'è chi lo rivendica. Io penso che si debba cambiare radicalmente l'impianto perché non si è rotto il timone, si è sbagliatala rotta".
Chiede poi di fermare il dibattito su regole e primarie online: "C'è una destra ubriaca del potere che premia gli evasori, punisce la povertà, ricatta i migranti e polemizza con l'Europa per giustificare le sue ambiguità sul Pnrr. Le pare sensato che noi discutiamo di regole?". Aggiunge: "Personalmente resto dell'idea che uscire di casa e andare al circolo, stringere mani e parlarsi sia un buon esercizio di democrazia".