Quando Andrea Giambruno era del Pd... Ricci protagonista di “Quinto Potere”

La Repubblica indipendente del Riccistan esiste veramente?

Di Giuseppe Vatinno
Politica

Luca Telese ne dà un ritratto impietoso tra il cow boy di periferia e il fricchettone alternativo

 

La vicenda riguardante Andrea Giambruno continua a tenere banco.

Il 30 ottobre scorso, quindi ad inizio di settimana, l’ex compagno della Meloni è tornato a lavorare in Mediaset ma non più in video bensì in una posizione che lo rimanda ad inizio carriera come autore del programma “Diario del giorno” (TG4).

La vicenda tende a normalizzarsi ma alcuni spiritelli di Halloween potrebbero ancora non essere tornati nelle tenebre e giocargli qualche scherzetto.

Intanto persistono dei punti ancora non chiariti. L’inventore del geniale telegiornale satirico, Antonio Ricci, continua a dire che tutta la vicenda è farina del suo sacco e che i vertici di Mediaset non c’entrano nulla e questo in virtù di una sua nota libertà contrattuale siglata già ai tempi di Silvio Berlusconi. Obiettivamente questa affermazione lascia molti dubbi non solo all’opinione pubblica ma anche e soprattutto a Fratelli d’Italia ed in particolare all’onorevole Tommaso Foti che non si è peritato di esprimerli in una intervista.

Perché delle due l’una: o veramente esiste la “Repubblica indipendente del Riccistan” oppure l’autore si è mosso su input aziendale.

Dunque se si sa l’ “assassino” del povero Giambruno non si conosce però il vero movente.

Se infatti avesse ragione Ricci il movente sarebbe personale, con l’inventore di “Striscia” che dopo averne visto la sua glorificazione su “Chi” avrebbe deciso di intervenire per stroncarne il culto agiografico.

Se invece avesse ragione Foti, FdI e la Meloni, il mandante o la mandante sarebbe molto in alto, forse in altissimo, nell’Olimpo di Cologno Monzese e qui entrerebbe in campo la politica in una guerra “a bassa frequenza” tra Fratelli d’Italia e Forza Italia.

C’è da dire che Ricci, dopo aver servito a puntino la “ricca pesca estiva” fatta con i due fuori onda, ha detto di aver esaurito le provviste in frigo e quindi che non c’è da aspettarsi altre portate, questo per mettere a tacere voci di possibili altri “regalini” in agguato che preoccupavano non poco il Presidente del Consiglio, in questo periodo particolarmente bersagliata dal fato, vista la telefonata di un fantomatico “Presidente della Commissione dell’Unione Africana” che si è rivelato uno scherzo di due comici russi.

C’è da dire, ad onor del vero, che l’unico ad amministrare la Giustizia in Italia pare rimasto proprio Ricci che però, da sadico mattatore, ha fatto intravvedere un altro possibile siluro dicendo:

Meloni e Giambruno? Se parla lui viene fuori un casino”. Che significa? Oppure come dice chi ha studiato: “che vor dì?”. Forse che il belloccio sia anche astuto ed abbia altre frecce al suo arco?

Nel frattempo ha parlato anche Luca Telese che ne dà un ritratto impietoso tra il cow boy di periferia e il fricchettone alternativo.

Giambruno? Lavorava con me, in redazione, quando io conducevo Matrix. Aveva già il ciuffo, girava con degli splendidi stivali Camperos ed era anche un elettore democratico, del Pd”, ha spifferato impietosamente il giornalista in una intervista a “Un Giorno da Pecora”, su Rai Radio 1.

E poi ancora, riferendosi ad una sua intervista del 2016:

“Si, lui era un libertario radical era antiproibizionista, cosa che sconvolse Fratelli d’Italia. Poi certo nel corso del tempo si possono cambiare le opinioni”.

Che Giambruno votasse Pd (e pure l’Ulivo) era noto e subito dopo la vittoria del centro – destra la cosa destò una certa curiosità ma col tempo l’ex compagno della Meloni smentì che avesse mai votato Pd e pure il suo “aperturismo” sociale.

Insomma, diciamo che Giambruno fiutata l’aria si era rapidamente destrizzato in maggiore sintonia con l’imago di un first gentleman conservatore. Resta il fatto che dopo il siluro di “Striscia” galleggiano solo relitti a riprova che ciò che raccontava il film “Quinto Potere”, quattro Oscar vinti, era vero e Antonio Ricci assomiglia sempre più al micidiale Howard Beale, il protagonista.

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