Reddito, scontro Meloni-Calderone. Manovra, il governo: "Non si può far tutto"
Scintille tra la premier e la ministra del Lavoro. A rischio aumento delle pensioni. Fazzolari ammette: "Non si può ottenere qualsiasi cosa"
Calderone contro il via totale Reddito, ma l’aumento delle pensioni rischia il taglio
Il governo ancora a caccia di risorse per la manovra: c’è l’ipotesi di ridurre l’adeguamento del 7% per la previdenza. E, scrive la Stampa, ci sono le resistenze della ministra del Lavoro Calderone sull'addio al reddito di cittadinanza. "Ieri di questo tema si è parlato in un incontro a Palazzo Chigi tra i tecnici del legislativo, i funzionari del Tesoro e quelli del ministero del Lavoro. La titolare del dicastero di Via Veneto, Calderone, non era presente al vertice politico di venerdì ed è contraria a tagli importanti al sussidio. La Lega, attraverso il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, aveva proposto una soluzione più soft di quella a cui pensa Fratelli d’Italia: mantenere l'assegno per 18 mesi e di allungare a sei mesi la pausa oggi limitata a trenta giorni. Durante quel periodo, il percettore del reddito potrebbe lavorare senza correre il rischio di perderlo successivamente", spiega la Stampa.
Secondo il quotidiano torinese, "Forza Italia invece appoggia il pugno duro di Meloni, chiedendo controlli anche nella fascia dei «non occupabili» (i cui assegni costano 6 miliardi l'anno), anche perché spera che la misura possa generare risparmi da utilizzare per le riforme sognate da Silvio Berlusconi: pensioni minime a mille euro (se associate a redditi inferiori a 15mila euro l’anno) e sgravi contributivi per chi assume lavoratori sotto i 34 anni".
Il problema è che Meloni ha bisogno di risorse e anche l'aumento delle pensioni è a rischio. “Dopo la riduzione dell’Iva controlleremo i prezzi sul cuneo fiscale la stessa logica del quoziente familiare usata per i bonus edilizi”, dice Adolfo Urso a La Stampa. "Abbassiamo le tasse sul lavoro sgravi per chi ha più figli", annuncia il ministro delle Imprese. Ma intanto, al Corriere della Sera, il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari ammette: "Il governo si è impegnato ad attuare il programma nell’arco della legislatura. Non abbiamo l’ambizione direalizzarlo tutto nella legge di Bilancio, che abbiamo dovuto approntare in due mesi e dedicare soprattutto al caro bollette e sostegno a famiglie e imprese". Aggiungendo che "non ci sono scontri" o tensioni nel governo, ma che la situazione generale "è complicata".