Patto Ue, "buona base su cui lavorare". Meloni tratta, nessuna guerra. Inside
Fonti FdI commentano la proposta di riforma della Commissione
L'interlocuzione affidata al ministro degli Affari europei e dell'attuazione del Pnrr Raffaele Fitto sarà lunga, ma "ci sono le basi per trovare un accordo" in sede di consiglio
"Una buona base su cui lavorare". Fonti ai massimi livelli di Fratelli d'Italia, molto vicine a Giorgia Meloni, commentano così con Affaritaliani.it la riforma del Patto di Stabilità e Crescita avanzata oggi dalla Commissione europea. Certamente per il governo italiano non è la migliore delle soluzioni, viste le regole stringenti per i Paesi, come il nostro, con debito elevato, ma "poteva andare peggio" e ci sono "alcuni elementi positivi". L'impressione, parlando con gli esponenti del partito di maggioranza relativa, è che non ci sia l'intenzione di ingaggiare un duello con Bruxelles e i con i cosiddetti stati frugali, Germania (e alleati minori) in testa.
Sicuramente l'interlocuzione affidata al ministro degli Affari europei e dell'attuazione del Pnrr Raffaele Fitto sarà lunga, ma "ci sono le basi per trovare un accordo" in sede di consiglio. L'approccio della presidente del Consiglio con l'Europa, esattamente come accaduto sulla questione delle ong e dei migranti, è fermo, di discontinuità rispetto alle precedenti gestioni, ma non di rottura con le istituzioni europee. Le fonti di FdI, sulla proposta della Commissone di riforma del Patto Ue, concludono così: "Il Diavolo sta nei dettagli, studieremo approfonditamente il testo e faremo eventuali proposte migliorative come tutti. Ma è una buona base, premessa per il superamento della stagione di rigida austerità".