Spagna, il provincialismo italiano che cerca sempre modelli stranieri

Il Pd, se può esultare perché la spallata della destra per conquistare la Spagna è fallita, deve attrezzarsi per ricostruire una coalizione e un programma

Di Pietro Mancini
Elly Schlein PD
Politica

Alla Sinistra, per vincere contro la Meloni, non servono modelli stranieri ma un leader italiano

Il modello, a cui guardava Matteo Renzi, quando era Presidente del Consiglio, era quello inglese di Tony Blair. Renzi era stato preceduto, anni prima, da Giuliano Amato, PSI, che al Corriere della Sera dichiarò, nel 1995: “Se penso alle politiche, che ci servono, dai governi Blair abbiamo da imparare”. Il concetto di fondo del blairismo era che la sinistra andava modernizzata. Il blairismo voleva aiutare le imprese, archiviare lo strapotere dei sindacati, all’occorrenza “fare la guerra” (Iraq, Kossovo, ecc.), riponendo nei cassetti le bandiere rosse.

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Un altro mito, al quale la sinistra italiana guardava, era quello del leader del Psoe spagnolo, Josè Luis Zapatero, capo del governo di Madrid dal 2004 al 2011. A crearne il mito, in Italia, fu il ritiro delle truppe spagnole dall’Iraq, ma soprattutto la sua politica sui diritti civili (introduzione dei matrimoni omosessuali in primis). Il suo “socialismo gentile” (titolo anche di un suo libro) lo avevo reso l’icona non solo di quella italiana, ma di tutta la sinistra europea.

La gauche del bel Paese riscoprirà quella spagnola quando a guidare i socialisti, riportandoli al governo, sarà Pedro Sanchez. Di fronte ad alcuni provvedimenti del governo di Madrid – aumento del salario minimo del 25 % a 900 euro, patrimoniale per i redditi più alti, trasloco del mausoleo del dittatore Franco – ci sono stati applausi e comunicati di appoggio, in Italia, da parte di Liberi e uguali, Rifondazione e Potere al popolo.

Il PD, tuttavia, se può esultare perchè la spallata della destra per conquistare la Spagna sia fallita, deve attrezzarsi per ricostruire una coalizione e un programma in grado di battere Meloni, in casa, e non i suoi amici in trasferta. E, cosa ancora più importante, deve cercare un leader abile come il primo ministro uscente di Madrid, Pedro Sanchez, che ha tenuto e ha raccolto risultati discreti, mettendo insieme quel che resta di Podemos e di altri movimenti di sinistra.

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