Scherzo a Meloni, Tajani: "Non deve più accadere". 5S: "Deriva pericolosa"
Meloni beffata, Salvini: "Non credo al complotto"
Guerini: "E' prioritario agire affinché simili circostanze non si ripetano in futuro"
"Non deve più accadere". Anche per il ministro degli Esteri Antonio Tajani, quello dello scherzo telefonico al presidente del Consiglio Giorgia Meloni è un episodio irripetibile. "Certamente c'è stata una superficialità da parte di chi ha organizzato la telefonata", ha ammesso il vice premier ospite a Ping Pong su Rai Radio1, riconoscendo però che dalle parole della premier è comunque "arrivato un chiaro segnale di conferma della linea politica del nostro Paese".
Sullo scherzo telefonico dei due comici russi alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni "non faccio il complottista e non penso onestamente a un complotto. C'è un governo che da un anno lavora tra mille difficoltà internazionali per mantenere gli impegni. Mi dispiace che per attaccare questo governo una settimana si usino le vicende familiari e un'altra gli scherzi telefonici". Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini intervenendo a Rtl 102.5. "Quando c'è di mezzo la guerra scherzare al telefono non mi sembra il massimo della vita", ha concluso.
Ieri anche il presidente del Copasir Lorenzo Guerini aveva detto che "è prioritario agire affinché simili circostanze non si ripetano in futuro", così come la maggior parte degli esponenti della maggioranza che aveva commentato l'episodio, aveva imputato la «figuraccia» alla "superficialità".
"C’è un governo che da un anno lavora tra mille difficoltà internazionali per mantenere gli impegni. Mi dispiace che per attaccare questo governo una settimana si usino le vicende familiari e un’altra gli scherzi telefonici di due comici russi", aveva detto invece Salvini più sulla difensiva rispetto al collega Tajani.
“È una pericolosa deriva in cui si confondono burla e dramma. Una deriva in cui la burla diventa dramma e lo consolida, lasciando gli italiani attoniti". Lo scrive in un post su Facebook Mariolina Castellone (M5S), vicepresidente del Senato."Nel dramma di palazzo Chigi, la pesantissima Manovra economica imposta da Giorgia Meloni agli italiani si incrocia con uno scherzo telefonico incredibilmente subìto dal Presidente del consiglio - aggiunge - Lo scherzo, orchestrato da due comici russi che si sono spacciati per esponenti di vertice dell’Unione africana, innanzitutto certifica l’allarmante dilettantismo di Palazzo Chigi e l’imbarazzante facilità con cui sono state bucate le reti di sicurezza che dovrebbero difendere il Governo e il premier".