"Usano la bambina per spezzarla". Qatar-gate, le pressioni su Kaili in carcere
Solo dopo 28 giorni di carcere potrà rivedere la figlia di 22 mesi. Mistero su quei 20 mln di € riferibili a lei a Panama
Qatar-gate, i soldi a Panama e il ruolo di Kaili. Parla il suo avvocato
Lo scandalo Qatar-gate non smette di far discutere ed emerge sempre più chiaramente un ruolo centrale del Parlamento europeo in questa vicenda. La Procura belga sta puntando molto sulla confessione piena di Eva Kaili, l'ex vicepresidente Ue e compagna di Francesco Giorgi. Per farla parlare - si legge su Repubblica - e metterle pressione la tengono lontana da sua figlia. Potranno stare insieme tre ore, dopo un mese di distanza. Kaili rivedrà oggi la sua piccola di 22 mesi in una sala della prigione belga di Haren, dov’è detenuta dal 9 dicembre per il Qatar-gate. Lo ha svelato il suo avvocato Michalis Dimitrakopoulos alla tv greca Alpha. La bimba ha entrambi i genitori in carcere, Kaili e il compagno Giorgi.
Le autorità belghe - prosegue Repubblica - avevano finora negato l’incontro con la madre per mancanza di personale ma il legale dell’eurodeputata sostiene che «stiano usando la bimba come mezzo per spezzare» la donna e fare «pressioni perché confessi». L'avvocato di Kaili affronta anche il tema dei presunti 20 mln di € a Panama. "È triste vedere che, dopo più di due settimane dalla dichiarazione in cui la banca ha ufficialmente detto che si tratta di notizie e di documenti falsi, circolino ancora queste calunnie. Sono stato il primo a chiedere all’Autorità anti-riciclaggio di controllare tutti gli asset della signora perché questo proverà che tutto è stato fatto in maniera legale".