Valditara ministro coraggioso contro gli imbrattatori di Fridays For Future
La manifestazione degli attivisti di Fridays For Future non è finita bene: colpite le scale del Ministero dell'Istruzione
Valditara ministro coraggioso dopo l'assedio degli “studenti” di Fridays For Future al dicastero. Commento
Iniziamo, come sempre, dalla cronaca. Ieri mattina –come riporta l’Ansa- c’è stato un blitz davanti al Ministero della Pubblica Istruzione da parte dei ragazzi di Fridays For Future, che tornano con i venerdì di protesta e mobilitazione contro il cambiamento climatico. I ragazzi hanno imbrattato le scale del Ministero con della vernice rossa subito rimossa dagli addetti e acceso dei fumogeni, con la polizia schierata a difesa dell’entrata in tenuta anti-sommossa. Il corteo era composto da circa cinquemila persone ed è partito da Piazza della Repubblica alle ore 9.30, poi con un ricongiungimento dei vari gruppi per arrivare intorno alle 13 in piazza San Giovanni.
Alcune considerazioni. I gruppi di protesta che hanno bloccato Trastevere erano sicuramente infiltrati da centri sociali e similari perché non stavano a scuola e comunque non erano solo studenti. Poi le interviste video effettuate hanno mostrato alcuni “ragazzi” con la pelata e la barba bianca, un po’ troppo anziani per andare ancora a scuola. In una intervista si è visto un anzianotto pontificare ai ragazzi su come muoversi e dove spostarsi, ricordando tempi della Storia patria che è meglio dimenticare.
Quello che è avvenuto è che la manifestazione di Fridays For Future è stata infiltrata dai soliti centri sociali che hanno sostituito Marx a Gaia nella priorità delle loro lotte. Una furba mascherata ideologica per continuare a destabilizzare la società. Sta di fatto che è cominciata una pericolosa competizione tra gruppi di “ecologisti” per chi si mette più in mostra. E così pure i finti ragazzotti di FFF hanno cominciato ad imitare gli ecoimbrattatori di Ultima Generazione con lo stesso tipo di vernice in una sorta di gara al peggiore. Una situazione che sta sfuggendo di mano nonostante l’azione legislativa del governo.
Attaccare il Senato –come ha fatto tempo fa UG- è un fatto gravissimo ma altrettanto grave è stato l’assedio di ieri ad un ministero, quello dell’Istruzione, che rappresenta un bersaglio per i “ragazzi” e di chi li guida a cui, evidentemente, del clima frega molto poco e a cui interessa solo attaccare il governo su basi ideologiche.
Quello della scuola è invece un dicastero strategico per la società del futuro. Non a caso il degrado a cui abbiamo assistito dal famoso ’68 in poi è cominciato proprio lì. Si è cominciato col “6 politico” e poi si è passati al “18 politico” in nome di un concetto di uguaglianza che nulla ha a che fare con l’elemento fondamentale del merito, dello studio e del merito. E cosi abbiamo avuto in seguito una classe dirigente, scusate l’eufemismo, calibrata sui peggiori invece che sui migliori, come sarebbe dovuto essere.
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Abbiamo avuto una classe dirigente di asini patentati avallati da una sinistra ideologica sempre pronta a creare nuovi mostri che hanno ridotto l’Italia nello stato miserrimo in cui siamo, dopo anni di sfascio appunto della scuola e delle istituzioni. Il ministro Valditara sta provando eroicamente a contrapporsi ad un andazzo che ha preso una brutta china. Il governo cerca di fare leggi giustamente punitive mentre la sinistra continua a blaterare di “prevenzione” che è stata la madre di tutte le storture del nostro povero Paese.
Ci sono le borseggiatrici sulla metro? Il Pd parla di prevenzione ed “educazione alla legalità”. C’è una violenza diffusa? Il Pd parla di prevenzione del “disagio sociale”. E questo c’ha portato a quel “mondo al contrario” che noi molto tempo prima chiamavamo sul giornale “mondo alla rovescia” che non ha non solo sovvertito i valori ma li ha proprio invertiti.
Se una volta un ragazzo sparava pallini ad aria compressa ad un professore, prima veniva sospeso con ignominia dalla scuola e poi prendeva il resto a casa. Ora è l’esatto contrario: dapprima viene lodato dai compagni e dai genitori e poi i familiari picchiano ed insultano ulteriormente il professore. E poi ci si chiede perché i ponti crollano e l’Italia è allo sbando. Grazie a questo modello di “scuola ideologizzata” che ha la sua radice in Don Milani “cattivo maestro” e “prete rosso”, dispensatore di buoni consigli e che ha distrutto l’Italia. Ne ho parlato tempo fa qui (recupera l'articolo). Detto questo il governo sta cercando di cambiare l’attuale stato di cose ma è una impresa improba. Meno male che ora c’è un ministro tosto che “tira diritto” per la sua strada nonostante le gravi intimidazioni subite.