Expo Roma 2030, Gualtieri al Bureau di Parigi: “Siamo la casa del mondo”

Il sindaco di Roma presenta la candidatura definitiva per Expo: “Rigenereremo la nostra città”. Sfida aperta a Odessa, Busan e Riyad

Roma

“Vi aspettiamo a braccia aperte, nel 2030, a Roma, la Casa del Mondo”: con queste parole, Roberto Gualtieri, ha concluso il suo intervento per presentare il dossier della candidatura di Roma per Expo 2030 al Bureau International des Expositions (Bie) di Parigi.

Il progetto, molto dettagliato, un corposo faldone di oltre 600 pagine, articolato in 21 capitoli era stato consegnato lo scorso 7 settembre al segretario generale del Bie, Dimitri Kerkentzes.    La sfida della Capitale per ospitare l’Esposizione Internazionale è con la coreana Busan, la saudita Riyadh e Odessa. 

 

“Siamo profondamente impegnati  - ha spiegato Gualtieri - a rigenerare la nostra città. Expo 2030 costituirà il contesto ideale per farlo: ammoderneremo e rigenereremo l'area del sito espositivo con tecnologie all'avanguardia, mettendo al centro del progetto la sostenibilità ambientale e l'inclusione sociale”. Expo 2030 punta a rigenerare l'area di Tor Vergata, con la rinascita delle Vele della ex Città dello Sport, iniziate nel 2007 per i Mondiali di Nuoto del 2009 e mai completate. Non solo. La sfida è quella della rigenerazione urbana in una città piena di ferite urbanistiche. Il progetto prevede padiglioni tematici permanenti, ognuno dedicato ad ogni aspetto del tema portante persone e territori. I padiglioni non saranno dislocati solo a Tor Vergata, ma funzioneranno anche da collegamento tra l’Expo e il resto della città.

Cosa resterà dopo Expo 2030

Dopo la fine dell'Esposizione, “il sito continuerà ad essere una comunità a zero emissioni di carbonio, un centro di ricerca, un polo commerciale, un nuovo quartiere integrato e inclusivo, perennemente connesso  - ha concluso Gualtieri - al resto della città e collegato digitalmente al resto del mondo, sempre a disposizione dei vostri scienziati, studenti, professionisti e uomini d'affari”.  Il Bie analizzerà i singoli dossier e poi procederà alle ispezioni nei luoghi  indicati dalle città candidate. La decisione finale sulla sede di Expo 2030 arriverà con il voto del Bureau tra novembre e dicembre 2023.

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