I taxi nel mirino dell'Antitrust. L'Authority scrive al Comune: troppi disagi

L'Antitrust ha inviato ai Comuni di Roma, Milano e Napoli una segnalazione sulle criticità riscontrate nell’erogazione del servizio taxi a danno degli utenti

David Perugia di
Sciopero dei taxi
Roma

L'Antitrust ha inviato ai Comuni di Roma, Milano e Napoli una segnalazione sulle criticità riscontrate nell’erogazione del servizio taxi "a danno degli utenti, in termini di qualità ed efficienza del servizio reso".

In particolare, l’Autorità, che ad agosto aveva già mandato una richiesta di informazioni, chiede in sostanza di adeguare il numero di licenze e di superare il tetto del 20% previsto dal dl Asset. 

Troppi disagi

Riguardo alle risposte avute in questi mesi, l'Autorità rileva che da queste "è emersa una diffusa e strutturale inadeguatezza del numero delle licenze attive rispetto alla domanda del servizio taxi. Questa situazione ha generato un numero molto elevato di richieste inevase e di tempi eccessivamente lunghi di attesa per l’erogazione del servizio".

Il focus sulle licenze

L’indagine svolta fotografa un contesto in cui a Roma il numero di licenze attive è pari a 7.962, cui corrispondono 2,8 licenze ogni 1.000 residenti; a Milano le 4.853 licenze attive sono pari a 3,5 licenze ogni 1.000 residenti; a Napoli, a fronte di 2.364 licenze attive, sono disponibili 2,6 licenze ogni 1.000 abitanti.

E ora anche l'Unione Europea chiede spiegazioni

Dopo l'Antitrust anche l'Ue ha chiesto chiarimenti al Campidoglio sul servizio taxi. Al momento è solo uno scambio di informazioni ma, come accaduto per trasporti e rifiuti, lì'Europa potrebbe far partire una procedura di infrazione che imporrebbe al Comune di Roma nuovi interventi per migliorare il servizio. Insomma, le auto bianche sono sotto scacco. 

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