La truffa del fotovoltaico: 99 milioni di contributi con false attestazioni

Scoperti indebiti percettori, in qualità di rappresentanti legali di 49 società titolari di altrettanti impianti solari fotovoltaici, di contributi pubblici

Roma

I finanzieri dei Comandi provinciali di Roma e Bolzano hanno eseguito il decreto di sequestro conservativo per complessivi 99.096.751 euro emesso dal presidente della Sezione Giurisdizionale per il Lazio della Corte dei Conti su richiesta della procura regionale per il Lazio della Corte dei Conti nei confronti di 61 privati.

Erano indebiti percettori – in qualità di rappresentanti legali di 49 società titolari di altrettanti impianti solari fotovoltaici – di contributi pubblici per la produzione di energia elettrica erogati dal Gestore dei servizi energetici - Gse Spa.

Il provvedimento

Il provvedimento riguarda beni mobili, immobili, disponibilità finanziarie e partecipazioni societarie.    Nel corso delle indagini erariali – delegate dalla procura regionale presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei conti per il Lazio e inizialmente oggetto di indagini penali nel cui ambito erano state accertate violazioni nell’ottenimento di incentivi statali per la produzione di energia elettrica da fonte solare mediante larealizzazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli siti nella regione Basilicata – i finanzieri hanno accertato che gli impianti beneficiari dei contributi statali erano stati costruiti in assenza di autorizzazione e che i responsabili avevano anche ricorso al frazionamento dei terreni e a prestanome.

Danno da 99 milioni

A fronte dei profili di pregiudizio erariale emersi, i finanzieri hanno segnalato all'autorità giudiziaria contabile un danno erariale pari appunto ad oltre 99 milioni di euro, corrispondente al quantum degli incentivi pubblici erogati da Gse e indebitamente percepiti, fino al giugno 2022, dalle società titolari degli impianti. 

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