Nidi chiusi a Roma: l'assessore Pratelli ex Cgil paga il suo debito elettorale

Un passato da militante nella segreteria della Cgil di Roma Est, la Pratelli confessa: "Mantenuta la promessa"

Roma

Mentre gli asili nido del Comune sono costretti a chiudere per mancanza di fondi, l'assessore alla Scuola e alla Formazione, Claudia Pratelli salda il suo impegno elettorale.

Un passato da militante nella segreteria della Cgil di Roma Est, festeggia la stabilizzazione di 600 precari che nei prossimi giorni potranno firmare il loro contratto a tempo indeterminato. Ma a che prezzo? Incredibile ma vero, il Comune prende la forbice per tagliare gli asili e con la stessa forbice taglia il nastro delle assunzioni e stappa il prosecco per l'impegno elettorale mantenuto. Un vero testa coda, visto che il budget del Campidoglio è a rischio.

Lo avevamo detto lo abbiamo fatto, minaccia mantenuta

E' la stessa Pratelli che confessa la promessa mantenuta: “Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto: il percorso per la stabilizzazione di 600 lavoratrici e lavoratori del personale educativo e scolastico sta giungendo a conclusione con 200 nuove/i educatrici/tori dei nidi e 200 nuove/i insegnanti delle scuole dell’infanzia comunali che si aggiungono ai 200 assunti al termine del 2022. Questa non solo rappresenta una promessa mantenuta, ma un ulteriore segnale della direzione che l'amministrazione ha voluto prendere sulla scuola e sull'educazione".

Se non basta l'outing la Pratelli raddoppia sull'importanza delle risorse umane: "In un tempo storico di incertezza occupazionale e precarietà Roma sceglie invece la sicurezza del personale”. Sintesi: meglio assumere precari anche se il prezzo è la chiusura degli asili per mancanza di fondi. La scuola nella quale ha studiato è quella della Cgil e di Sinistra Italiana.

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