Regione Lazio, più tasse per chi guadagna di meno: la tegola debiti su Rocca

La Uil denuncia il primo “bilancio tecnico”. Civica: “Invece di abbassare l'Irpef hanno aumentato l'addizionale ai ceti medio bassi

Roma

“Scherzi a parte” alla Regione Lazio: dopo aver denunciato per mesi la pressione fiscale più alta d'Italia, attraverso l'addizionale Irpef, nel primo bilancio tecnico della Giunta Rocca, aumenta le tasse. O meglio, se prima c'era una progressione dell'addizionale in base al reddito, ora è sparita.

A denunciare il “cambio di rotta” è il segretario della Uil del Lazio, Alberto Civica che ha rifatto i conti a quella che la Giunta Rocca ha varato come prima “manovra tecnica” e che dovrà essere approvata dal Consiglio regionale entro il prossimo 31 marzo.

Civica, che succede al portafogli degli abitanti del Lazio?

“Semplice, dopo una campagna elettorale contro le tasse del centrosinistra, invece di diminuirle le hanno aumentate, oltretutto penalizzando i ceti medio bassi, cioè coloro che sono nella fascia di reddito compresa tra i 15 mila e i 40 mila euro l'anno”.

Ma prima ancora di insediarsi la Giunta aveva chiaramente detto che la situazione dei conti era complessa, se non drammatica. Vale come giustificazione?


 

“Se il bilancio di una Regione fosse un atto di semplice ragioneria, sì. Ma qui siamo di fronte ad un atto politico che in audizione alla Commissione Bilancio lo scorso 24 febbraio abbiamo subito evidenziato. La loro risposta è stata che esiste un contenzioso con la Corte dei Conti ma non c'è Regione in Italia che non lo abbia”.

Ricapitoliamo: il centrosinistra lascia la cassa vuota e il centrodestra aumenta le tasse? E' corretto?

“Come sintesi sì ma in realtà non sono state aumentate le tasse. E' stata cancellata con l'accetta la progressività dell'aliquota che permetteva a chi guadagna tra i 15 mila e i 40 mila euro l'anno di poter risparmiare. Per il sindacato è stata una vittoria col centrosinistra e, dopo averci accusato di convivenza con la vecchia Giunta, loro cancellano l'accordo che garantiva una progressività dell'addizionale Irpef”.

Facciamo un esempio in base al reddito...

“Semplice: chi guadagna sino a 15 mila euro l'anno non subisce effetti. Da 15 mila a 25 mila, l'aumento è di 160 euro; da 25 a 35 mila si pagheranno ogni anno 320 euro in più e da 35 a 40 mila ben 400 euro in più”.

E chi guadagna oltre i 40 mila?

“Nulla muta, hanno applicato il sistema Robin Hood al contrario”.

E ora che farete?

“Intanto oggi (lunedì 27) abbiamo una nuova riunione con l'assessore Righini e cercheremo di convincerlo a mitigare l'effetto della maggiorazione delle tasse, poi cercheremo di convincerli a trovare un'accordo come quello del 2022 che ha permesso di avere una gradualità dell'addizionale Irpef. Consideri che a pagare di più sarà il 60% dei cittadini del Lazio. Come biglietti da visita di questa nuova Giunta non è il massimo”.

Civica, che prospettive ha il Lazio?

“Le stesse del Paese. È lo specchio del Paese, subisce i problemi dell'economia che è molto legata la turismo che su Roma è in forte ripresa. Ma se non riusciremo a spendere bene i soldi del Pnrr come volano di crescita, saranno problemi. E poi la questione di Roma. A Roma mancano 240 milioni di spese corrente e ne mancheranno 350 il prossimo anno”.

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