Rifugiati Lgbt+ con casa in centro a Roma, la Lega: “Uno schiaffo alle donne”
Sul bando per i Rifugiati con corsia preferenziale LGBT+, la Lega: “Scelte sessuali sullo stesso piano delle donne vittime di violenza,.. Uno scandalo”
Sul bando del Comune di Roma per rifugiati che destina una serie di appartamenti in zone centrali con tanto di wifi ma solo per coppie Lgbt+ esplode la polemica. E la Lega con il capogruppo Fabrizio Santori prepara l'offensiva: “Siamo di fronte a una dittatura culturale – spiega Santori – per ora presenteremo un'interrogazione per fare chiarezza, ma è vaglio l'ipotesi di sperpero di denaro pubblico”.
Secondo la Lega, “il Il bando per il progetto pilota di dieci posti riservati all’accoglienza di rifugiati Lgbt+ mette sullo stesso piano i problemi che potrebbero incontrare queste persone con quelli sicuramente già sperimentati, subiti e sofferti per anni dalle donne vittime di violenza con i loro bambini e per le quali è assurdamente previsto lo stesso numero di sistemazioni”.
Santori facciamo chiarezza: Voi contestate l'intero bando sull'assistenza ai rifugiati?
“Il tema dei rifugiati in un periodo di guerra è materia seria. In più è un obbligo che ci impone l'Alto Commissariato per l'Onu. Ma questo è un documento scritto male e che crea una discriminazione di fatto. Mostra i muscoli in un esercizio sguaiato di ottusa ideologia calpestando la realtà e i veri bisogni dei cittadini, l’equilibrio sociale e culturale di Roma e gli interessi e le priorità dei degli stessi rifugiati cui è rivolto. È inaccettabile. La politica faccia la sua parte e lavori per risolvere i problemi della società, non per imporre una dittatura culturale che rischia di diventare, oltretutto, un boomerang della disparità, trasformando il rispetto per alcune persone in disuguaglianza per altre”.
Allora il nodo qual è?
“Sindaco e assessore devono spiegare perché dedicare alle presone Lgbt+ oltre 600mila euro, richiedendo oltretutto sistemazioni che non è esagerato definire da hotel di lusso. Wi-fi, ascensore, zone centrali. Gli stessi requisiti almeno richiesti anche per le donne e i bambini, con in più naturalmente la vicinanza di scuole e asili. Una vergogna. Chiediamo che il bando sia rimodulato con maggior attenzione alle vittime di violenza e ai minori, aumentando le possibilità di accoglienza loro dedicate. Roma annaspa nel caos prodotto da un’immigrazione che è sempre più difficile tenere sotto controllo regolamentare e promuove ove questo sia possibile in conformità alle leggi e alle esigenze della comunità intera ma il Campidoglio si volta dall’altra parte di fronte a drammi e esperienze al limite dell’umana sopportazione che investono e opprimono purtroppo anche molte donne italiane, romane, straniere già inserite nella Capitale con le loro famiglie, e guarda invece oltre il fossato rischiando di annegarci dentro in un confuso sguazzare che si trasforma in torbida imposizione di una parte politica”.
Pensa che ci sia un interesse lobbistico dietro questa scelta?
“Le lobby quando sono chiare e trasparenti sono un pezzo della democrazia ma qui ci si dimentica che un’amministrazione deve rappresentare tutti i cittadini. Basta chiudersi dietro una trincea di lotte di alcune minoranze che, pur riconoscendone le difficoltà non soffrono certo situazioni di disagio paragonabili a quelle delle mamme e dei loro bambini che devono essere strappate dalle mani degli aguzzini di ogni cultura e latitudine”.
Che fare?
“Ritirare il bando subito e riscriverlo senza corsie agevolate per le preferenze sessuali che rimangono sempre un atto privato. L'unica corsia preferenziale che di deve essere è per le donne vittime di violenza. Se fossimo una società ricca e una città ricca, non vedrei nel di male nel garantire la tutela delle scelte sessuali ma non mi pare il caso di Roma dove si impegnano risorse per gay, lesbiche e trans in piena emergenza casa. Questa non è sana amministrazione della cosa pubblica, ideologia allo stato puro. E per favore, da quando il wifi garantisce l'integrazione sociale? Se è così mi aspetto che la Giunta Gualtieri lo regali anche ai rom che vivono nei campi. Ma per favore”.