Roma, scure sugli asili comunali: 5 chiudono, 22 ridotti. Non ci sono soldi
Boom di iscrizioni nell'infanzia e Comune in testa coda: 20 strutture o chiuse o dimezzate. Ritorno amaro dalle vacanze per le famiglie
A Roma storicamente ci sono due certezze: che le strade sono piene di buche e che non ci sono posti disponibili negli asili del Comune. Nonostante il boom di iscrizioni a luglio (più 20 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno scorso), il Campidoglio ha deciso di razionalizzare la gestione delle scuole dell'infanzia chiudendo gli asili.
Tradotto dal “Campidogliose”: scattano le chiusure. E scattano per ben 20 asili comunali. A settembre, infatti, molte strutture o non apriranno del tutto o si ritroveranno con meno classi quindi col rischio del fenomeno delle “classi pollaio”. Il motivo? Ufficialmente il Campidoglio parla di un calo demografico che ha portato dall'emergenza classi a un surplus di posti. Una teoria di complessa dimostrazione che, però, nasconde una carenza di fondi per pagare le supplenze. Un balzello a metà strada tra l'assessorato alla Scuola targato Pratelli e quello al Personale gestito da Catarci. Una coperta troppo corta anche in vista del bando Raggi che non è mai partito e che dovrebbe stabilizzare 400 precari della scuola comunale.
Cinque asili chiusi e 22 a mezzo servizio
Il risultato? Cinque asili chiusi («La Magica Magnolia» sulla Pontina, «Il Corniolo rosso 2» sull’Ardeatina, «Ponte lo Scarabocchio» a Bravetta, «Zigo Zago» sulla Casilina e «il Paese dei Balocchi» al confine di Primavalle) e altri 22, invece, a ranghi ridotti e con meno sezioni (salta sempre il tempo pieno) perché non c’è più un euro per pagare gli educatori.
Scontro a Sinistra
La decisione, che ha contorni economici e riflessi politici, sta mandando in tilt gli assessorati alla Scuola e al Personale – già provati dalle polemiche per il bando sulle progressioni verticali - con tanto di scontro a sinistra interno ai Dem: tra consiglieri e assessori sono ai ferri corti. E, nonostante le varie tirate di giacchetta al Capo di Gabinetto Stancanelli, ora la patata bollente sta arrivando sulla scrivania del Sindaco Gualtieri. Anche perchè Catarci e Pratelli pare siano ai ferri corti e neanche si salutino durante le riunioni di Giunta.
Commissioni in rivolta
“Esprimiamo grande preoccupazione per il modello organizzativo che si intende proporre alla città – attaccano Carla Fermariello e Riccardo Corbucci, presidenti delle commissioni Scuola e Personale, in un comunicato firmato a sei mani con la capogruppo Pd Valeria Baglio – Chiediamo rassicurazioni agli assessori in merito alla garanzia della tenuta dei servizi e del loro corretto funzionamento, a partire dal primo settembre. Riteniamo infine che vadano introdotti dei correttivi sostanziali al metodo sino ad ora adottato alla governance di Scuola e Personale”.
Attacchi anche da Destra
Intelligentemente, fino ad oggi, i consiglieri di opposizione stanno alla finestra gustandosi lo spettacolo del fuoco amico. Senza risparmiare però stoccate al vetriolo. L'ultima è di Fabrizio Santori della Lega: "A settembre si rischia il caos – spiegano il capogruppo della Lega in Campidoglio e l'assessore alla scuola in Municipio Roma VI Flavia Cerquoni - e ancora non è chiaro se saranno garantiti i servizi e il personale, e se in bilancio il denaro è sufficiente. Siamo contrari a questo falso sistema di promozione del personale: rivolto a pochi e con passaggi basati su oscuri e blandi 'colloqui motivazionali', che nella scuola andrebbero a promuovere trecento dipendenti che lascerebbero vuoti i loro ruoli attuali per oltretutto affiancarsi nel compito di coordinatore a chi per raggiungere quel livello ha dovuto fare un concorso. Il sindaco Gualtieri e gli assessori Catarci e Pratelli non giochino con i lavoratori e non cerchino consenso paralizzando ulteriormente i servizi alla città: per tutto il personale che ha garantito nel tempo il coordinamento e la gestione dei servizi di infanzia chiediamo quindi l'immediato allineamento alla figura di coordinatore"
Cinque Stelle all'arrembaggio
A sparare a zero sull'accoppiata Pratelli-Caterci è uno che il settore personale lo conosce a menadito essendo stato assessore nell'era Raggi: "Anche oggi nella Commissione congiunta Scuola e Statuto non è emerso nulla di utile a comprendere quale sia la prospettiva di riorganizzazione dei servizi educativi e scolastici, non solo in vista della riapertura di settembre, ma in chiave più generale su ciò che dovrà accadere nel medio-lungo periodo – tuona Antonio De Santis, LCR - n buona sostanza non è stata data, ancora una volta, nessuna risposta al personale, in modo particolare alle Poses e ai funzionari ES: di fatto non si sa che fine faranno alla luce dell'introduzione della nuova figura del coordinatore pedagogico, il cui bando è stato impugnato dalle organizzazioni sindacali. Sembra che i due assessorati di Catarci e Pratelli dialoghino poco tra loro, perché un'adeguata riorganizzazione prevederebbe una stretta interconnessione tra le strategie del personale e la programmazione dei servizi scolastici. Sostanzialmente, trascorreremo il mese di agosto in questa incognita. Speriamo di non doverci risvegliare a settembre in un caos che potrebbe ancora essere evitato, se solo venisse dato maggiore ascolto ai lavoratori".