Roma, si ferma la Roma-Lido e ad agosto 2023 il Biglietto Bit sale a 2 euro
Ancora una giornata nera per i pendolari. Treni che saltano sulla Metromare Cotral e stazioni chiuse per guasti elettrici. Gli aumenti in arrivo
Lunedì la metro B ferma per ore e mercoledì la Roma-Lido soprannominata aulicamente Metromare, va in tilt. Non c'è pace per i pendolari romani che all'orizzonte è bene che si preparino alla stangata di luglio 2023, quando è previsto l'aumento dei biglietti Atac, Cotral e Trenitalia.
Ma partiamo dall'odissea quotidiana. “Causa guasto tecnico”, come recita il servizio Astral Infomobilità di Regione Lazio, l'ex “concessa” Roma-Lido anche questa mattina ha lasciato a piedi decine di migliaia di persone per l'interruzione del servizio tra Acilia e Lido Centro e “rallentamenti” tra le stazioni di Colombo e Lido Centro, mentre verso Roma il servizio è rallentato tra Acilia e Roma. Il bollettino di guerra di Astral Infomobilità è stato diffuso alle 7,31 del mattino ma il primo treno ha saltato la corsa alle 7,01.
Lo scandalo: dal primo agosto il Bit da 75 da 75 minuti sale a 2 euro
In questo scenario di desolante inefficienza, condito da omissioni da parte di Atac e Cotral arriva una novità, segnalata dagli stessi utenti che a furia di combattere sono diventati esperti di trasporti honoris causa: dal luglio del prossimo anno, scatta l'aumento del costo dei trasporti pubblici, come stabilito dal Contratto di servizio tra Regione Lazio e Trenitalia: in base alla tabella 6 di pagina 112, dal primo agosto 2023 il biglietto integrato a tempo schizzerà da 1,509 euro a 2 euro tondi mentre incrementi proporzionali sono previsti per tutti i titoli di viaggio del sistema Metrebus Roma nelle taglia 24, 48, 72 ore Cis e Mensili ordinari.
La stangata sul Metrebus entra nella campagana elettorale
La stangata del '23 in ogni caso sarò pagata: o attraverso l'aumento previsto, oppure se la Regione Lazio deciderà di rinviare l'aumento, sarà costretta a compensare le tre aziende Atac, Cotral e Trenitalia con soldi del Fondo regionale di trasporti che sono sempre soldi dei cittadini, anche di quelli che su bus e treni non ci salgono mai. Con il servizio ormai ridotto a una vergogna, si prepara la beffa nella beffa. C'è da scommettere che l'aumento sarà un tema caldo della prossima campagna elettorale per le Regionali Lazio.