Sanità Lazio default, Rocca denuncia: “Debiti monstre e salute non garantita”

Il dossier da brivido di Rocca: “Abbiamo 22,3 miliardi di debiti, 220 milioni di disavanzo nel 2022, lo scotto di una disattenzione durata 25 anni”

Roma

Sanità nel Lazio, l'operazione verità del presidente Francesco Rocca fa venire i brividi: “Situazione difficile, l'accesso alla salute non sempre garantito”.

Agli Stati generali della professione farmaceutica ospedaliera e territoriale nel Servizio sanitario nazionale Rocca apre il dossier che profuma di dramma: “"La sanità del Lazio è in una situazione difficile, lo dico senza una lettura politica. Abbiamo 22,3 miliardi di debiti, 220 milioni di disavanzo nel 2022. C'è un tema strutturale sul disavanzo che non può essere attribuito solo ai direttori generali, perché in 20 anni non possono essere stati tutti somari. Oggi paghiamo lo scotto di una disattenzione durata 25 anni e rischiano i più fragili e più deboli, gli anziani e i cronici: l'accesso alla salute non è costituzionalmente garantito nella regione. Ma fare delle scelte dolorose non vuol dire tagliare la sanità o chiudere, ma riorganizzare. Però mi chiedo perché con i soldi del Pnrr aprire gli Ospedali di comunità, quando non c'è il personale per i pronto soccorso".

La richiesta di aiuto al Governo

"C'è un dialogo costante con il Governo - ha sottolineato - per affrontare in maniera seria e responsabile la situazione che non è conosciuta dagli operatori del settore e fare capire agli operatori quanto è difficile navigare in questo mare. Serve ascoltarci reciprocamente. Altrimenti c'è un effetto sulle risposte date ai cittadini".

Le prime novità sul caos posti letto

"Basta fax tra gli ospedali per i posti letto. Tra 10 giorni partirà la Centrale di controllo dei posti letto nella regione, che monitorerà tutte le disponibilità nel pubblico e privato. Si potrà sapere quando ci sono le dimissione negli ospedali. Era una questione di volontà"

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