Trasporti Roma: scioperano fantasmi contro “assenza contenuti essenziali”

Disagi ridotti al minimo per le 4 ore di astensione proclamate dalla Faisa-Confail. Metropolitane regolari. Le motivazioni “surreali”

Roma

Un po' di autobus, pochi, che sono rientrati nei depositi e qualche tram che ha saltato la corsa: lo sciopero dei trasporti a Roma il 2 maggio è un bluff senza precedenti, praticamente un'agitazione sindacale di fantasmi che è passata inosservata.

Alla fine delle 4 ore di sciopero proclamato dalla Faisa-Confail, ciò che resta in città è solo l'effetto annuncio che ha costretto molti romani tornati da un ponte lungo, ad dover anticipare la partenza del mattino, pur di avere la garanzia di arrivare destinazione.

La piattaforma sindacale

Ciò che resta di uno sciopero dai contorni inquietanti è il volantino con il quale gli autoferrotranvieri iscritti al sindacatino hanno tentato di bloccare le città italiane e, in particolare Roma. Nelle motivazioni dello sciopero si leggeva: “... La mancanza di contenuti essenziali per la categoria, soprattutto in relazione all'aumento del costo della vita, la sicurezza sul lavoro, l'organizzazione del lavoro, e tutte quelle tematiche che richiedono urgente e necessari attenzione”.

I precedenti di Faisa-Confail

Eppure i precedenti sciopero facevano presagire una partecipazione massiccia visto che ad aprile '22 la Faisa era riuscita a convincere il 28% degli autisti ad abbandonare i bus e il 5% di macchinisti e addetti di stazione a lasciare il lavoro.

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