Architetto: a quali rischi è esposto durante il suo lavoro
Scopri i principali rischi a cui un architetto può essere esposto nel corso della sua attività professionale e come prevenirli
A quali rischi è esposto un architetto durante il suo lavoro
L’architetto svolge una professione che richiede attenzione al dettaglio e un accumulo di responsabilità non indifferente. Questo, ovviamente, espone lo svolgimento della professione a diversi rischi professionali che possono pregiudicare non solo la sicurezza di clienti e collaboratori ma anche la carriera del professionista.
Per avere una tutela in questi casi è importante scegliere un’adeguata polizza assicurativa che sia capace di venire incontro a quelle che sono le esigenze professionali, per poterla scegliere in modo adeguato è però necessario poter avere un quadro completo dei rischi che corre un architetto durante il suo lavoro ed è per questo che all’interno di questa guida saranno presentati tutti i maggiori rischi a cui l’architettura espone.
Quali sono i rischi per un architetto?
Gli architetti possono incorrere in errori di progettazione o di calcolo, in disattenzioni durante la direzione dei lavori in un cantiere o nella mancata osservazione delle disposizioni sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, e tali errori possono avere conseguenze molto gravi. L'architetto può essere esposto a rischi legali, come richieste di risarcimento danni da parte di terzi o dispute contrattuali con i propri clienti.
Entrando nello specifico possiamo vedere che i principali rischi a cui un architetto si espone sono legati alla possibilità di causare danni a terzi o a cose durante l’esercizio della propria professionalità. Questo tipo di danni possono essere classificati in due modi:
- Danni a persone o cose, come ad esempio un errore di calcolo o di progettazione che limita la costruzione di un edificio;
- Danni patrimoniali, come ad esempio il ritardo di un pagamento a causa di un errore del professionista.
Un'assicurazione professionale studiata appositamente per gli architetti diventa quindi indispensabile per poter coprire anche le eventuali conseguenze negative sul lavoro di altri professionisti che collaborano al progetto, infatti, gli architetti sono spesso chiamati a collaborare con altre figure professionali, come:
- Ingegneri;
- geometri;
- consulenti tecnici
e possono, quindi, essere chiamati a rispondere delle azioni dei loro collaboratori. Infine, un architetto può esporsi al rischio di danni procurati dall’interruzione o dalla sospensione dei lavori che può comportare gravi danni economici all’attività del professionista e ai beni patrimoniali di chi lo ha assunto. Proprio per questo avere un’assicurazione specifica che copra questa eventualità è un modo interessante per poter agire in modo chiaro e preciso.
Assicurazione per gli architetti: quando è obbligatoria e quando non lo è
L’obbligo di stipulare un’assicurazione professionale che copra i rischi collegati al lavoro è da intendersi effettivo dal momento in cui il professionista esercita la propria professione a livello autonomo, tra le categorie esposte ai rischi che devono tutelarsi in questo modo troviamo:
- Gli architetti che agiscono in modo autonomo;
- gli architetti che collaborano con gli studi professionali;
- i consulenti tecnici d’ufficio.
L’assicurazione professionale per architetti non è indispensabile e obbligatoria per coloro che svolgono il proprio lavoro in modo dipendente sia per studi privati che per la pubblica amministrazione. Inoltre, è bene specificare che molte delle assicurazioni professionali per architetti supportano la clausola claims made un modo opportuno di avere una copertura totale. In questo modo, chi svolge la professione di architetto può svolgere il proprio lavoro con maggiore tranquillità e sicurezza, sapendo di essere tutelato da eventuali conseguenze negative che potrebbero derivare dalla professione.