Chi è Willy Gnonto, il nuovo azzurro che Mancini lancia contro l'idolo Messi
Ha 18 anni e gioca nello Zurigo il volto nuovo della nazionale. E' cresciuto nell'Inter, ma poi ha preferito trasferirsi in Svizzera per giocare titolare
L'attaccante 18enne ha rinunciato all'Inter per farsi un nome in Svizzera: ce l'ha fatta
Willy Gnonto è il nome nuovo – anzi: nuovissimo – nella nazionale italiana che Roberto Mancini schiererà a Wembley contro l’Argentina di Leo Messi. Il 1 giugno si disputa la versione inaugurale della “Finalissima”, trofeo che mette di fronte di campioni di Europa e del Sudamerica.
Non nuovo a colpi di scena di questo genere (vedi alla voce Grifo e Zaniolo), il c.t. azzurro ha sorpreso veramente tutti inserendo nella lista dei convocati Wilfried Gnonto, 18enne attaccante dello Zurigo, nato a Verbania da genitori ivoriani. Cresciuto nell’Inter a partire dai 9 anni, è arrivato fino alle soglie del contratto da professionista con i nerazzurri, ma a quel punto ha scelto di andare a giocare in un campionato meno prestigioso, ma dove avrebbe avuto più spazio per mettersi in mostra.
La scelta si è rivelata lungimirante, perché a Zurigo ha dato un contributo importante nella vittoria del campionato svizzero e al conseguente pass per i playoff di Champions League. Con la maglia azzurra si è messo in bella mostra al mondiale Under 17 del 2019, dove con tre gol ha guidato l’Italia ai quarti di finale, fino alla sconfitta col Brasile.
Figlio di un operaio e di una cameriera, ha seguito il sogno di diventare calciatore, ma senza trascurare gli studi: ha frequentato il liceo classico e per questo lo chiamano il “latinista del gol”. A Zurigo è un vero e proprio idolo dei tifosi, che gli hanno dedicato la “Willy Gnonto Song”, disponibile anche su Spotify.
Lui dice di ispirarsi all’inglese Raheem Sterling, ma nel contempo precisa di essere diventato calciatore per seguire le orme del suo vero idolo: Lionel Messi. E, tra poche ore, se lo troverà di fronte da avversario. Un sogno realizzato, con tante grazie alla vena da talent-scout di Roberto Mancini.