Palladino re di Monza: mister predestinato sulle orme del maestro Gasperini
Palladino conquista Monza: tre vittorie sue tre per l'allenatore dei record. Da promessa della Juventus a mister predestinato scuola Gasperini (ma non solo)
Palladino mister Monza: Juventus, Sampdoria e Spezia ko. Record da predestinato: meglio di Sacchi, Capello e Ancelotti
Il Monza di Raffaele Palladino ha messo la quinta, anzi la sesta marcia: nel tempio della Formula 1 a sfrecciare velocissima è la squadra di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. Tre vittorie su tre dopo la promozione dell'allenatore campano dalla Primavera (al posto di Giovanni Stroppa). Se il successo contro la Juventus (1-0 by Gytkjaer, il primo in serie A nella storia dei brianzoli) sembrava un'impresa, quelli sul campo della Sampdoria (0-3 con i gol di Pessina, Caprari, Sensi che ha portato all'addio di Giampaolo sulla panca blucerchiata) e all'U-Power Stadium sullo Spezia (2-0 firmato Carlos Augusto e Pablo Mari) sono stati la prova del nove stra-superata dalla squadra e dal nuovo mister. Palladino il predestinato? Il più giovane allenatore della serie A attuale (38 anni) intanto ha messo insieme un piccolo record personale: con 9 punti è l'allanatore che avuto la partenza più bruciante nella gestione Berlusconi-Galliani a cavallo tra Milan e Monza. Nessuno come lui: da Sacchi ad Ancelotti, passando per Capello, Allegri, Terim, Seedorf e Zaccheroni. Non solo. Raffaele Palladino è il primo allenatore a vincere le sue prime tre partite da esordiente in Serie A alla guida di una squadra neopromossa nell'era dei tre punti (ossia dalla stagione 1994/1995).
Palladino allenatore del Monza: promessa alla Juventus e quella corte del Manchester United...
Cresciuto nelle giovanili della Juventus, Raffaele Palladino è stato un attaccante esterno di grande talento (con Nedved come suo modello), frenato dalla infortuni (e da una concorrenza spaventosa nel periodo bianconero: erano gli anni della Juve di Del Piero e Trezeguet): 51 presenze e 11 gol in due stagioni (la prima, molto buona, fu quella della serie B) e quell'interesse del Manchester United di Alex Ferguson frenato dai 20 milioni chiesti per il suo cartellino. Poi su e giù per l'Italia (Genoa, Parma, Crotone e Spezia) e 3 presenze con la maglia della nazionale azzurra (due convocazioni con Donadoni e una da Lippi).
Palladino sulle orme del maestro Gasperini e di Juric: la filosofia calcistica dell'allenatore del Monza
Fino alla nuova vita da allenatore e a questo boom all'esordio in serie A sulla panchina del Monza. Palladino scuola Gasperini, suo allenatore nelle giovanili della Juventus prima e al Genoa poi ("Per me è stato il numero uno degli allenatori, un maestro, anche ora oggi lo chiamo così") e Juric , altro allievo di Gasp, che ha avuto a Crotone. Ma non solo loro. La sua filosofia di gioco? Pressing, verticalità, una squadra aggressiva e difesa a 3.
"Dovremmo giocare con una difesa a tre, e con tre attaccanti - aveva chiarito subito appena era stato chiamato alla guida del Monza - ma sono pronto a cambiare. Gasperini mi ha insegnato calcio, è stato il mio maestro. Ho avuto altri bravi allenatori come Juric, Donadoni e Ranieri: ho cercato di prendere il meglio da questi tecnici". E sin qui la sua squadra ha subito mostrato un'identità chiara: 3-4-3, con due esterni come Ciurria e Carlos Augusto (oltre a Birindelli terzino destro che può giocare anche a sinistra) a spingere e un mix di qualità (Sensi, Pessina) e dinamicità (Rovella in prestito dalla Juventus che sta crescendo partita dopo partita) in mezzo al campo (e davanti Caprari inventa per la punta: Dany Mota/Gytkjaer). Palladino pare soprattutto aver sistemato la fase difensiva del Monza (con i vari Izzo, Pablo Mari, Caldirola e Marlon ad alternarsi tra i tre dietro a protezione del portiere Di Gregorio), che nelle ultime tre gare non ha subito neppure un gol contro i 14 incassati nelle prime sei giornate di campionato nelle gestione Stroppa. Il risultato come detto sono le 3 vittorie su 3 partite, i 10 punti in classifica. A Monza, dopo un inizio di campionato difficile, ora si sogna in grande con mister Palladino alla guida...