Vialli, ecco l'ultimo regalo a Mancini. E il massaggiatore: "Non pagava mai"

Svelato l'ultimo impensabile regalo che Vialli fece al suo amico fraterno Mancini. E l'ex massaggiatore della Juve racconta il Vialli fuori dal campo

Roberto Mancini - Gianluca Vialli (foto Lapresse)
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Vialli, l'ex massaggiatore della Juve Remino: "All'Autogrill non pagava mai, lasciava sempre il conto a me..."

Tuttosport intervista il primo massaggiatore di Gianluca Vialli alla Juventus, Valerio Remino. Curò i muscoli del campione cremonese per i suoi primi due anni juventini, aiutandolo a inserirsi nel mondo bianconero e a superare le difficoltà fisiche che lo avevano frenato sino all’arrivo dell'allenatore Marcello Lippi.

“Prima del suo arrivo ho partecipato ad un corso con tutti gli addetti ai lavori della Serie A. Ricordo che i medici e i massaggiatori della Samp di quel tempo mi dissero che dovevo farmi aumentare lo stipendio da Boniperti perché seguire Gianluca non era facile visto che era un perfezionista. Però non mi avevano detto quanto e come scherzasse…”.

 

E Remino racconta: “Me ne faceva di tutti i colori. Quando partivamo o tornavamo da una trasferta in bus, ché allora mica avevano tutte le comodità di adesso, ci fermavamo all’autogrill per andare in bagno, prendere un caffè, mangiare qualcosa. La stranezza arrivava quando risalivamo. I responsabili dell’autogrill chiedevano a gran voce, con tutti noi già seduti, chi fosse il massaggiatore. E già capivo. Dovevo scendere e pagare il conto di Vialli perché lui alla cassa diceva che avrebbe pagato il massaggiatore della Juve. Un’abitudine. E rideva. E i soldi non sempre tornavano!. Ma tanto la spesa era minima”.

“Quando partivamo, Vialli arrivava sempre in ritardo, si faceva aspettare", continua Remino. "E quando tornavamo era l’ultimo a salire sul pullman. Visto che lo ha fatto anche negli ultimi Europei, credo fosse una forma scaramantica. Ma a quei tempi io non lo sapevo e dovevo andarlo a cercare. E lui a dirmi: che vuoi”.

Ma non è tutto. L'ex massaggiatore della Juve entra ancor più nel dettaglio. "5 settembre 1993: durante la partita Roma-Juventus appoggiando male a terra il piede sinistro per calciare con il destro avvertì un crac osseo. Non fece gol ma da terra richiamò l’attenzione dei compagni cercando soccorso. E a gran voce urlò loro di chiamare subito ‘Remi’. L’arbitro Beschin subito domandò chi fosse questo 'Remi' e Antonio Conte gli disse che era il massaggiatore. Entrai in campo e Gianluca mi disse che si era rotto il quinto metatarso. Gli risposi con una domanda: ‘sei calciatore o radiologo?’.

Lui replicò che per alcuni mesi avrebbe fatto l’infortunato in barca a vela al largo di Portofino. Lo portai sulle spalle fuori dal terreno di gioco. Durante il trasporto mi sussurrò nell’orecchio: Remi non scivola-re, altrimenti oltre a me e Baggio che abbiamo sbagliato un rigore a testa anche tu farai una figura di merda davanti a 65 mila spettatori. Anche in momenti difficili scherzava e mi prendeva in mezzo. A proposito: si era proprio fratturato il metatarso”.

L'ultimo regalo di Gianluca Vialli al "fratello" Roberto Mancini

Repubblica ha svelato un retroscena legato a Gianluca Vialli e Roberto Mancini: "L’ultimo regalo di Gianluca Vialli a Roberto Mancini era stato per il compleanno. Roberto ha compiuto 58 anni: il 27 novembre, il giorno della presentazione, a Genova, del docufilm “La bella stagione” sullo scudetto della Sampdoria, con tutti i reduci.

Così, quando un amico comune aveva ricordato la data speciale a Gianluca, lui aveva subito pensato alla sorpresa: “Allora dobbiamo chiamare i New Trolls”. Dopo le vicissitudini del gruppo tanto amato da Gianluca e Roberto e dopo la scomparsa nel luglio 2022 del leader del complesso, Vittorio De Scalzi, il fratello Aldo non ha smesso di riproporne i successi con la sua compagnia, se capita.

Era appunto capitato il 27 novembre. Mancini si era emozionato molto. Gianluca se n’era andato quasi di nascosto, con gli occhi umidi, mentre partivano le note della canzone prediletta per i suoi interminabili karaoke in via XX Settembre, lo struscio dei genovesi. “Quella carezza della sera” la intonava bene, poi sull’acuto c’era da discutere.

Ma quella sera all’acuto non era arrivato, si era fermato alla carezza per Roberto: troppo stanco, già debilitato dalla malattia. Era l’ultimo saluto ai compagni della bella stagione. Lui lo sapeva già e la mattina dopo aveva mandato un messaggio in chat: “Scusate se sono andato via presto”".

Cremona prepara l'ultimo saluto a Gianluca Vialli. Attesa la messa in suffragio

Oggi, lunedì 9 gennaio, si terrà alle 18.30 nella parrocchia di Cristo Re, nella sua Cremona, la messa di suffragio di Gianluca Vialli. "Sono stato contattato dalla famiglia, dalla mamma di Vialli", dice don Pierluigi, sottolineando che non si tratta del funerale del campione, che sarà celebrato in forma privata a Londra, ma di una funzione di suffragio durante la consueta messa pomeridiana. Il sindaco Gianluca Galimberti, con un’ordinanza firmata in queste ore, ha inoltre indetto il lutto cittadino. Sempre nella giornata di oggi si svolgeranno i funerali a Londra, ma in forma strettamente privata, per cui la famiglia non ha dato conferma su luogo e orario delle esequie.

 

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