Affari di Genio

L'analfabetismo funzionale e un diverso modo di studiare

Probabilmente è un paradosso. O un'aporia. Se sei in Italia, però, è uno stato di fatto. Non esiste paese al mondo come il nostro in cui il tasso di abbandono scolastico e di analfabetismo sociale sia così elevato. Funzionale o di ritorno, il non sapere è conditio sine qua non, del nostro piccolo universo tricolore.

Il modello scientifico è guardato con sospetto e surrogato dai "fuffa guru" oppure dai solerti pirati del web, laureati in tuttologia alla scuola del parossismo italiano. 

Per questo, quando il metodo scientifico viene assunto quale paradigma di apprendimento, diventa difficile non incontrare resistenze. La nostra è una nazione, del resto, in cui la circonvenzione d'incapace è divenuta un must della nostra sottoproduzione culturale. È per questo che una delle regole che si è data GenioNet, nell'erogazione della propria formazione e nella consulenza che eroga, è quella di dotarsi proprio del metodo scientifico. 

La scelta fatta di avvalersi della collaborazione del CNR di Torino , con a capo il professor Massimo Arattano, costituisce una solida rampa di lancio per dotare gli studenti di una moderna tecnica che permetta di apprendere in modo veloce e continuativo e con facili richiami, chiamate keywords, per ricordare quanto  si apprende in aula. 

Malgrado i dubbi e le perplessità espresse dal sistema, che in genere rigetta qualunque forma di contributo all'avanzamento della didattica in Italia, il metodo funziona tanto che il corso che imprime negli studenti un volano acceleratore della loro carriera, continua a crescere in modo progressivo. Segnale che alla fine quello che contano sono i risultati. 

Sono infatti ormai migliaia le testimonianze di giovani e meno giovani che, dotatisi di uno strumento efficiente,  raccontano in quale modo la loro facoltà di apprendere sia stata completamente cambiata.  Proprio qui, in questa rubrica, abbiamo elencato e testimoniato, con tanto d'interviste, non solo la bontà del metodo ma soprattutto i clamorosi effetti che si producono sulle persone, sulle famiglie e su tutti coloro i quali sono vicini a chi ha fatto della scienza, in qualche modo, uno strumento per affrancarsi dall'ignoranza.

Sappiamo bene tra l'altro cosa significhi non avallare i progressi della scienza e rimanere ancorati a modelli obsoleti. Significa poi declinare l'esercizio di una amministrazione pubblica, falcidiata da lacune, imprecisioni , omissioni e strafalcioni a guisa di un modello cognitivo non adeguatamente sviluppato.  Contraddistinto dall'arrogante saccenza di chi si prodiga nel favorire il nepotismo al posto del merito, cagionando l'abbandono scolastico oppure la fuga dei nostri migliori cervelli all'estero.

Regalando così ad altri quel patrimonio di conoscenze che permettono ad una nazione di crescere, di prosperare, aumentando la forza lavoro e il proprio prodotto interno lordo. 

Al contrario, in Italia, va avanti il raccomandato, l'amico dell'amico, l'idea del familismo politico , per cui si avanza perdendo competenze

È così che siamo diventati il fanalino di coda in Europa e nel mondo, con il salario medio uguale a quello del 1990. 

Mentre gli altri crescono, noi semplicemente retrocediamo. Ai nostri studenti insegniamo a fare il contrario. A lottare, dotandoli degli strumenti che servono per crescere.  Essendo noi per primi quel cambiamento che vorremmo vedere.

E andando avanti anche quando il gregge ti dice di fermarti.

 

Max Rigano