L'avvocato del cuore
Evitare un giudizio di separazione? L'impatto del Covid-19 sulle ADR
L'avvocato risponde
“Avvocato, io e mia moglie abbiamo intenzione di separarci. Le cose tra noi non vanno più per il verso giusto, litighiamo continuamente e soprattutto abbiamo idee differenti sulla cura e l’educazione di nostro figlio. Questa forte tensione sta creando dei grossi problemi al bimbo. Vogliamo evitare un giudizio di separazione perché pensiamo possa nuocere ancor di più allo stato psicologico del bambino. Esistono degli strumenti alternativi che possano evitargli anche questa sofferenza?”
Dottoressa Violante Di Falco
Studio legale Bernardini de Pace
Per combattere il nemico invisibile, quale è ritenuto il Covid-19, la nostra vita quotidiana si è di colpo trasformata e con essa anche tutte le attività giudiziali e stragiudiziali. Pensiamo agli strumenti di ADR, dall’acronimo inglese Alternative Dispute Resolution, come la mediazione, l’arbitrato o la negoziazione assistita, da applicare ai rapporti giuridici che, in questo drammatico momento, stanno subendo una vera e propria paralisi. Si tratta di metodi alternativi per concludere una lite senza ricorrere al giudice ordinario. Quali vantaggi offrono le ADR? Senza dubbio, l’uso di questi strumenti porta non solo all’economia e all’agevolazione del processo stesso, ma anche un minore intralcio al sistema giudiziario. Per esempio la mediazione civile è l’attività professionale svolta da un terzo imparziale (mediatore), finalizzata ad assistere due o più soggetti nella ricerca di un accordo per la composizione di una certa lite, oppure nella formulazione di una proposta per la risoluzione stessa. Come influisce la mediazione civile sul diritto di famiglia? Solitamente, la rottura del nucleo familiare conduce le persone davanti al giudice, instaurando un processo che talvolta mal si concilia con i bisogni, le sofferenze e l’impatto emotivo propri della separazione. La mediazione familiare, quindi, non è altro che un percorso alternativo per la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione o al divorzio. Quando ci sono dei figli, il mediatore, facilitando il dialogo tra le parti, si adopera affinché i genitori, nel rispetto della comune responsabilità genitoriale, elaborino proprio loro un programma soddisfacente per sé e per i minori. Sono molti i casi nei quali i figli sono vittime collaterali delle conflittualità dei genitori, e in situazioni estreme vengono da loro addirittura strumentalizzati. La mediazione consente dunque alla coppia di scindere il rapporto sentimentale, già terminato, dal rapporto genitoriale che, invece, deve essere mantenuto e condiviso nell’interesse dei figli.
Se da un lato questo particolare momento storico ha dato vita a una legislazione d’urgenza flessibile, paradossalmente allo stesso tempo l’ha resa assai fragile. A oggi, il nostro governo, con un’apposita previsione in materia di ADR (comma 20 dell’art. 83 del D.L. n. 18/2020) ha sospeso sino all’ 11 maggio 2020 le sole attività di mediazione e di negoziazione assistita, quando sono condizioni di procedibilità di una domanda giudiziale nel caso di procedimenti obbligatori instaurati prima del 9 marzo 2020. Queste limitazioni non sono state disposte per le procedure di mediazione volontaria, vale a dire per quelle che non siano condizione di procedibilità di una domanda giudiziaria. Per questi tipi di mediazione, infatti, gli incontri sono proseguiti in videoconferenza, previo consenso delle parti coinvolte oppure rinviati. La mediazione familiare è appunto una mediazione volontaria: ai partner è lasciata la scelta di ricorrere, in funzione preventiva, all’intervento di un mediatore di conflitti familiari. Sicuramente, nel Suo caso caro lettore, come per tanti altri, l’uso di questo strumento potrebbe essere la scelta migliore. Intraprendere questo percorso potrebbe aiutare la coppia non solo a trovare un accordo, ricostruendo una comunicazione e un dialogo con il proprio partner, ma soprattutto a garantire ai figli la possibilità di mantenere un rapporto sereno con i genitori senza subire inutili sofferenze. Grazie all’ausilio degli strumenti telematici e audiovisivi, che si sono dimostrati più validi di quanto si credesse, è stata garantita l’efficacia delle ADR come collanti sociali, evitando l’assembramento di più persone in un unico luogo. Questa tragica realtà ci ha quindi insegnato che, a dispetto della lontananza fisica, la percezione della vicinanza e l’empatia non si escludono necessariamente a vicenda, per il solo limite di una compresenza virtuale. Quindi #restiamo a casa, ma troviamo il modo di risolvere i problemi più importanti.