L'avvocato del cuore

Genitori separati e fede religiosa del figlio (minore): come comportarsi?

di Daniela Santagostino Bietti*

Quando l'educazione religiosa del figlio non mette d'accordo i genitori separati occorre tenere a mente l'interesse del minore. La parola all'esperto

Genitori separati, cosa fare con l'educazione religiosa del figlio

"Gentile Avvocato, sono padre di uno splendido bambino che attualmente frequenta la 4a elementare. La mamma del piccolo, con la quale sono separato da più di due anni, non perde occasione per attuare atteggiamenti spesso oppositivi, approfittando del fatto che nostro figlio è stato collocato prevalentemente con lei dal Giudice che si è occupato della nostra separazione. Le scrivo per avere un consiglio riguardo all'ultimo contrasto tra noi genitori: l'ora di religione a scuola. La madre ha deciso di non far frequentare a nostro figlio le lezioni di religione, senza consultarmi! Io non sono d'accordo, perché credo sia una buona occasione di confronto con gli altri bambini di diverse culture. Ho il diritto di dire la mia su questa questione?"

La fede religiosa è da sempre un tema "caldo" nei conflitti familiari e quotidianamente occupa le aule di giustizia italiane. Spesso, però, si tratta prettamente di una questione tra adulti, che intendono imporre la propria educazione religiosa a discapito della ricerca della dimensione spirituale che ogni bambino matura singolarmente nel corso degli anni. Quindi attenzione! Lei, in qualità di padre, ha certamente il diritto (e il dovere) di manifestare la propria opinione su qualsiasi scelta che riguardi Suo figlio, però con un limite: il superiore interesse del minore. Questo è il principio, la stella polare che deve guidare Voi genitori in tutte le decisioni che intendete adottare per lui. E così dovrebbe essere anche in questo caso, con riferimento alla frequenza dell'ora di religione.