Buonasanità
Ed è festa.... anche in ospedale!
Perché la malattia non conosce sosta neppure a Natale....
E in un giorno in cui tutto il mondo festeggia, ecco letti di degenza puntualmente occupati da pazienti e personale medico e paramedico regolarmente di turno....perché il dovere chiama!
Ma pensate si tratti solo di dovere?
Da medico ho spesso respirato personalmente l'aria natalizia ospedaliera che odora di inevitabile malinconia, frammista pero' ad un sentimento difficile da descrivere con umane parole, una sensazione talmente dolce da toccare le corde più profonde ed intime dell'anima....
Sapete cosa si prova a dare inizio ad un turno di lavoro nel giorno di Natale?
Sentimenti dolci e contrastanti affollano le menti....
Se per un verso, nonostante il tradizionale albero con presepe di reparto, si vorrebbe tornare immediatamente a festeggiare con i propri cari nel calore delle proprie case, per un altro si viene misteriosamente attratti da una forza che attira energicamente verso le stanze e i letti di chi, pur condividendo in quel giorno lo stesso luogo, è però sfortunatamente dall'altra parte....quella dei malati!
E allora quella divisa ospedaliera che ricorda la distinzione delle categorie, consente a noi che lavoriamo in quel giorno di sentirci fortunati e privilegiati per poter essere accanto a quanti soffrono nel corpo e nello spirito!
Facile dedurre che a Natale un sorriso ed un abbraccio rappresentano il dono più bello da poter fare ad un malato.
E chi meglio del personale in servizio può farlo?
Specie quando prevale la triste realtà della solitudine dei pazienti, spesso anziani, che proprio in quel giorno non hanno nemmeno la fortuna di abbracciare i propri cari....perché è Natale e i giovani hanno il diritto di festeggiare e "parcheggiare" in un letto di ospedale i propri parenti scomodi perché malati!
E allora ecco in soccorso i paladini del sorriso, mai avari di attenzioni e conforto per chi proprio in quel giorno non avrebbe altrimenti conforto....
Dunque uno scambio reciproco di umani sentimenti in corsie di sofferenza, ma anche di speranza, perché "DONARE" con il cuore rappresenta sicuramente "RICEVERE"....e non immaginate quanto si riceve dal sorriso dei più deboli!
E quindi giunti a fine turno, un pò stanchi come sempre, ma col cuore gonfio di gioia, non è facile capire se si è felici di andar via o se quasi c'è il rammarico di farlo....perché è bello sì tornare in famiglia per recuperare un pò di festa, ma è anche triste lasciare chi in quel giorno, il più bello dell'anno, ha rappresentato la "FAMIGLIA"!
BUON NATALE....