Medici... non tutti "furbetti del cartellino"!
Del 25 gennaio 2016 la notizia che i 36 dipendenti dell'Asl di Brindisi, condannati per assenteismo ad una pena tra i 6 mesi e i 3 anni di reclusione, risultano tuttora in servizio e, per di più, un oculista ha avuto un avanzamento di carriera!
Durante il processo di primo grado, iniziato 2 anni fa e conclusosi la scorsa estate, vennero proiettate le immagini delle microcamere nascoste in un periodo tra il 2009 e il 2010, nelle quali si scorgevano le addette alle pulizie che marcavano i badge di medici, paramedici e personale amministrativo, i quali tornavano comodamente a casa o svolgevano mansioni di altro genere!
Come ormai è consuetudine del "belpaese", nonostante la truffa gli assenteisti, tranne quelli in pensione, risultano tutti in servizio presso la stessa Asl alla quale hanno procurato un ingente danno patrimoniale!
Il direttore generale ha tuttavia precisato che i procedimenti disciplinari sono stati riaperti.
Da medico strutturato, che timbra attentamente il cartellino da ormai 13 anni, posso solo esprimere tutto il mio dissenso nei confronti di quei colleghi che con presunzione e disinvoltura continuano a "gabbare" le proprie Asl di appartenenza e a rovinare l'immagine di chi non è come loro!
Tra l'altro ingenui nella speranza di farla franca alla lunga, pur sapendo che in qualsiasi campo siamo ormai tutti sottoposti all'attenta sorveglianza di telecamere visibili e non e all'attenzione non sempre omertosa di chi vede e sa!
Ed inevitabilmente mi chiedo con quale stato d'animo, nonostante la condanna, possano continuare a lavorare nelle stesse Asl truffate, additati e ormai marchiati da un reato che resterà comunque indelebile nella mente di chi sa....perché anche se la giustizia non fa il suo corso, la gente non dimentica!
Se non raccomandati, sacrifici non indifferenti per raggiungere un'immagine affidabile e l'ambito "posto fisso", messi così superficialmente a repentaglio dalla leggerezza dell'essere....perché a tutti farebbe comodo essere altrove anziché al lavoro!
Ma non tutti fortunatamente sono privi di quella dignità personale e di quel rigore lavorativo che nascono dalla grande passione per la propria professione, svolta con la consapevolezza di chi sa di essere nel continuo mirino dei tempi infelici che la sanità vive attualmente!
Le telecamere impiantate dalla mia Asl e chi mi conosce assicurano che timbro sempre in largo anticipo il mio badge per garantire al collega uscente di terminare puntualmente il proprio turno di lavoro!
Puntualizzo questo non per protagonismo, ma per una forma di ribellione contro chi, con le proprie nefandezze, ha fatto sì che nella mente di tanti e da parte dei mass media si radicasse sempre più l'idea di MALASANITÀ!
Dunque, inevitabilmente coloro che svolgono correttamente e coscienziosamente il proprio servizio si vedono costretti, anche grazie ai "furbetti del cartellino", a dimostrare faticosamente la propria professionalità quotidiana agli occhi di chi fa di tutte le erbe un fascio!