Buonasanità

Non solo pazienti vittima e tagli: quando la (buona) sanità ridona speranza

di Giusi Urgesi*

In Puglia, un uomo di 51 anni, colto da un arresto cardiaco improvviso, è stato prontamente soccorso dai medici del 118

Sanità in Puglia, intubato e trattato con i farmaci dell'emergenza ha ripreso quel ritmo cardiaco che lo ha riportato almeno in vita: la storia 

Tanti pazienti vittima di episodi di malasanità per tagli, stanchezza umana e talora imperizia, sbattuti inesorabilmente sulle cronache quotidiane. Ma ieri notte nel pronto soccorso in cui lavoro un caso di buonasanità, uno dei tanti che alla fine fanno meno notizia, meno clamore!

Un signore cinquantunenne soccorso dai colleghi del 118 per un dolore al braccio sinistro, colto da arresto cardiaco appena salito con le sue gambe in ambulanza, "scaricato" ben 16 volte col defibrillatore fino all'arrivo in pronto soccorso dove, atteso da rianimatore, cardiologo e personale tutto, viene scaricato altre due volte, con infaticabili cicli di massaggi cardiaci ripetuti che, pur faticosi da attuare, non conoscono stanchezza fisica.

Intubato e trattato con i farmaci dell'emergenza riprende finalmente quel ritmo cardiaco che lo riporta almeno in vita, spero definitivamente. Prontamente trasferito in terapia intensiva, pur privo di conoscenza, ma con il cuore che batte ancora, tutti noi tifiamo per lui.... Tifiamo perché mentre scrivo sia ancora vivo!

*Medico e autrice del blog di affaritaliani.it "Buonasanità"