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Governo,Annunziata conferma:una “manona” le passò il piano B.Ma non fa il nome

Lucia Annunziata conferma: quella bozza apocrifa, provvisoria, incompleta e soprattutto non condivisa né approvata del contratto di governo tra Cinquestelle e Lega pubblicata il 15 maggio sull’Huffington Post e poi amplificata supinamente e senza verifiche da tutti i giornali, i tg, i gr, i talk show e i siti Internet le era stata recapitata da una “manona”.

La conduttrice di In mezz’ora non rivela il nome e cognome dell’autore di una operazione di disinformatia che fece saltare il banco dei mercati azionari e obbligazionari cambiando violentemente il corso degli eventi politici al grido unanime dell’emergenza spread.

Ma dalle sue parole si delinea con tutta evidenza un piano destabilizzante portato avanti con intenzionalità dalla sua fonte. Rivela infatti la giornalista che quella fonte non era anonima ma “da lei conosciuta e di grande reputazione”. Aggiunge che il documento, che conteneva il famoso "piano B" di Paolo Savona per l'uscita dall'euro, le arrivò “in busta chiusa e anonima come è logico che sia trattandosi di documenti riservati”.
E soprattutto le fu recapitato dopo un accordo con la fonte: ”L’arrivo del documento in quella forma e modalità era stato concordato”.
Bisogna ringraziare Lucia Annunziata per aver fatto in parte chiarezza e trasparenza, mentre poteva trincerarsi dietro la comoda vaghezza garantita dal segreto professionale. Ma le sue parole, lungi dal chiudere, ingigantiscono il caso rilanciando dubbi e sospetti che devono essere chiariti.

In sostanza il regista anonimo di questa gigantesca speculazione che con la sua manona ha innescato una valanga di vendite allo scoperto con conseguenti arricchimenti plurimi, italiani e internazionali e ha poi modificato il corso della difficile gestazione del nuovo governo che era sospeso tra governo politico Cinquestelle-Lega e governo tecnico di Carlo Cottarelli con elezioni, è entrato in contatto con la Annunziata (l’ha contattato lei o viceversa? Importante saperlo) proprio sulla base della bozza in suo possesso che prevedeva l’uscita dell’Italia dall’euro e il disconoscimento di parte del debito pubblico, ha informato la giornalista della propria decisione di divulgarla e poi ha concordato con lei le modalità di consegna, impegnandola e garantendosi circa il suo anonimato.

Ora sappiamo dunque, grazie all’Annunziata, molte cose in più. E ci sentiamo a maggior ragione di porre alcune domande all’esperta giornalista. Una, in particolare: non ha capito, visti i tempi, il contesto e le modalità opache del contatto, di poter essere lo strumento di una manovra economica e/o politica attraverso una fuga di notizie pilotata? Perché non ha verificato presso i vertici di Cinquestelle e Lega che partecipavano al tavolo programmatico la credibilità di quel documento fake prima di pubblicarlo? E perché nel pubblicarlo non ha messo in guardia i lettori in ordine alla credibilità di quello scoop considerata la sua provenienza evidentemente interessata?

Sarà stata solo leggerezza giornalistica, immaginiamo. Ma la massima chiarezza si rende necessaria. Insieme con la certezza che ora CONSOB e procura della Repubblica non possono più ignorare un caso di disinformatia degna del peggior Sisde di famigerata memoria e una manovra di aggiotaggio (di Stato?) tra i più clamorosi e inquietanti della storia repubblicana.

Forza Lucia, fai un altro sforzo, completa il puzzle con un altro tassello, il più importante: rivela quel nome. Le istituzioni repubblicane, la politica con la P maiuscola, l’interesse generale, i risparmiatori e i cittadini italiani te ne sarebbero grati.

 

IL COMMENTO DI GIANNI PARDO: "NON SO SE ABBIA SCUSE LA ANNUNZIATA, CERTAMENTE NON NE HANNO I 5S"

Francamente, caro Angelo, la situazione è imbrogliata. Il giornalismo ha la religione della notizia. Non sappiamo come l'Huffington Post abbia ottenuto quel testo, e quanto in buona fede fosse, ma so per certo che qualunque giornalista l'avrebbe pubblicato. Quali che fossero i rischi connessi. Inoltre quei giornalisti potrebbero dirti che, se quegli egregi signori che avevano scritto quelle cose le avevano scritte perché troppo incompetenti per capire quanto fossero esplosive, tanto è vero che poi qualcuno li ha frenati, l'errore sta nel manico, nell'avere affidato a degli incompetenti un incarico superiore alle loro capacità. Hanno scritto delle sciocchezze, se le sono rimangiate, ma rimane il fatto che le avevano pensate. E Freud ci ha insegnato che si dice più la verità con un lapsus che con una dichiarazione ben meditata. Non so se abbia scuse Lucia Annunziata, certo non ne hanno i Cinque Stelle.

LA RISPOSTA DEL DIRETTORE DI AFFARITALIANI.IT ANGELO MARIA PERRINO A GIANNI PARDO

Però, caro Gianni, questo sporco affaire  non può chiudersi con una bacchettata. Ci sono a monte e a valle di questo pseudo-scoop molti inquietanti e maleodoranti interrogativi, che ho sintetizzato nel pezzo qui sopra (CLICCA QUI)  e che vanno assolutamente chiariti.

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lucia annunziatagoverno m5s lega





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