Art-Rite 4-U new, Cattelan flop. Garutti e Marini top
4-U new, ecco com'è andata l'asta dedicata all'arte contemporanea del 21esimo secolo (o poco prima)
Il coraggio non manca certo ad Attilio Meoli e Federico Bianchi, rispettivamente ceo e capo del dipartimento Arte moderna e contemporanea della nuova auction-house milanese Art-Rite. A soli due mesi e mezzo dal debutto, sabato scorso hanno proposto “4-U new”, un'asta interamente dedicata all'arte contemporanea del 21esimo secolo (o poco prima).
Escludendo cioè maestri come Michelangelo Pistoletto o come gli esponenti della Transavanguardia, ancora in attività, ma affermatisi sul mercato ormai da decenni. Un'iniziativa insolita e audace: in Italia le case d'asta tendono a non rischiare con sedute consacrate alla contemporary art più recente, per puntare su rassicuranti autori consolidati. Da parte loro, i collezionisti importanti amano interagire più con i galleristi che con le auction house, per farsi consigliare gli artisti su cui puntare. La scommessa di Meoli e Bianchi sembra essere stata vinta, con quasi il 70% dei lotti venduti. Va comunque precisato che si trattava di opere dai prezzi contenuti: nessuna arrivava alla stima di 20 mila euro.
Ha poi suscitato qualche perplessità la scelta di proporre un'opera di Maurizio Cattelan “incompleta”: 14 magazine, con interventi eseguiti dall'artista, su una serie di 15 (mancava il secondo numero della rivista). L'opera è andata invenduta e ci risulta che alcuni collezionisti interessati abbiano desistito proprio quando sono venuti a conoscenza dell'assenza di un pezzo. Forse i responsabili di Art-Rite si sono fatti ingolosire dall'opportunità di nobilitare il catalogo con il nome dell'artista italiano under 60 più famoso, a costo di presentare un lotto discutibile.
Top lot della serata è stato uno smalto su vetro di cm.87x67 di Alberto Garutti, aggiudicato (diritti inclusi) a 15.189 euro, contro una stima massima di 9 mila euro, mentre al secondo posto si è classificato, con 12.360 euro lordi “Typevisual D”, una lastra di alluminio di Lorenzo Marini, che, al suo debutto assoluto in un'asta ufficiale, ha messo a segno una doppietta: un'altra sua opera, “Space visual 4”, è stata venduta a 9.900 euro.Va sottolineato come al Miart, in questi giorni, opere di Garutti, simili a quella di Art-Rite, sono proposte a 20 mila euro, a dimostrazione che anche per la new contemporary art in asta si può comprare bene. I grandi acquirenti italiani, come accennato, preferiscono rifornirsi in galleria o in fiera, però qualcosa in effetti si sta muovendo.
Affaritaliani è venuta a conoscenza che ad acquistare tutte le opere figurative del catalogo sia stato un collezionista del Nordest, proprietario di una delle più importanti raccolte italiane di lavori della nuova figurazione.
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