Lo sguardo libero

Strasburgo/ Europarlamentari britannici rinuncino ai soldi dei contribuenti Ue

Ernesto Vergani

La “confusione” del popolo d’oltremanica che paga lo stipendio alla Monarchia

Durante la sessione inaugurale del nuovo Parlamento di Strasburgo, alcuni europarlamentari britannici restano seduti o danno le spalle all’esecuzione dell’inno europeo.

Un comportamento che si commenta da solo, non tanto perché provocatorio nei confronti di tutti quei cittadini e di quegli Stati che compongono e credono nell’Unione europea, ma perché queste persone ricevono – dai contribuenti europei - uno stipendio di 8.757 euro al mese, più 4.513 di spese di rappresentanza e 320 euro di diaria (per non dire dei viaggi pagati, le spese mediche, i 24.526 euro per gli assistenti). Come dire: sputare nel piatto (dei contribuenti europei) in cui si mangia. Sarebbe onorevole… se rinunciassero.

Del resto i britannici, oltre ad aver rischiato (grazie al premier David Cameron che passerà alla storia per questo)  di far saltare  l’Unione,  in fatto di stipendi sembrano confusi. Per un repubblicano - e si accolga con tutto il rispetto e liberamente ciò, ossia una riflessione sulla differenza tra Monarchia (certo costituzionale) e Repubblica, e sapendo che non bisogna generalizzare - gli abitanti del Regno Unito sono sudditi (la cui etimologia viene da “sottomettere”) che pagano lo stipendio a un monarca e alla sua famiglia… quando sembra onorevole, naturale e ragionevole che la nobiltà sia fine a se stessa e, qualora essa sia una condizione superiore, non si fa mantenere da chi è/sarebbe di rango  inferiore.