Prima serata
Massimiliano Lenzi: "Shining Italia? Parla della libertà contro la paura"
Massimiliano Lenzi racconta ad Affaritaliani.it il suo libro Shining Italia
Incontriamo un giornalista molto talentuoso, Massimiliano Lenzi, autore tv, polemista che ha appena pubblicato un volume dal titolo eloquente "Shining Italia". Un libro con linguaggio accessibile e brillante cheaffronta il tema della paura fisica e metafisica che attraversa lacomunicazione e quindi la politica e illumina la conseguente restrizionedella libertà. In fondo, anche se non viene esplicitato, è un testo disemiotica comunicativa e mette a nudo quanto il un istinto cosi primordialecome il timore, se condizionato, dal potere politico possa circoscrivere inostri spazi esistenziali, emotivi, vitali al punto da mettere a duraprova il concetto di democrazia.
Cosa ti ha portato a scrivere questo libro?
Durante il Lockdown, quando l’Italia era chiusa in casa e chi correva da solo si ritrovava con un drone sulla testa, mentre la grande stampa sottolineava che c’era troppa gente in giro (ma dove?), ho capito che il nostro rapporto, di occidentali e uomini e donne liberi con la libertà stava cambiando per sempre. Ecco l’idea del libro che contiene anche interviste sul tema della libertà contro la paura fatte per Il Tempo, giornale su cui scrivo.
In due righe raccontaci chi sei e soprattutto la passione per il giornalismo?
Giornalista, autore tv, un passato da poeta senza una lira. La passione per il giornalismo nasce dalla passione per la scrittura e dalla curiosità divedere oltre la messa in scena del mondo e del Potere.
Un titolo non rassicurante. Spieghiamo a chi dovrà acquistarlo perché diquesta scelta?
'Shining' con Jack Nicholson è per me uno dei film capolavoro di Kubrick e parla del Lockdown di un artista con la sua famiglia e del Lockdown progressivo della sua mente, nella solitudine di un hotel deserto d’inverno. Risultato: il mattino non ha l’oro in bocca e non va tutto bene senza libertà. Mai.
Cosa prevedi per l'autunno ora che l'epidemia sta salendo?
Mi auguro che la ragione prevalga e che le persone rispettando le regole(ovviamente) non si facciano travolgere dalla paura. La politica, poi, avrà una responsabilità enorme: deve finirla con la narrazione della paura. E anche con il modello cinese!!!
La quarta di copertina del libro di Massimiliano Lenzi
Non trovi che la paura in fondi sia una leva di marketing della politica da sempre?
Lo è, soprattutto dall’attentato infame alle Torri Gemelle in avanti. Maoggi, con l’era dei social, l’emotività rischia di essere l’unica leva. Sarebbe la fine della cultura politica dell’Occidente democratico. In fondo, se ci pensiamo bene, la paura è da sempre nella storia l’ingrediente preferito dei regimi totalitari.
Nell'indimenticabile film a cui ti ispiri c’è una scena finale chiave quasi mitologica. Nel duello simbolico fra padre e figlio il figlio si salva tornando sui suoi passi ….mentre il padre rimane pietrificato e si 'congela' al freddo. La puoi commentare in riferimento al tuo libro?
È la fine del Lockdown e della paura per lui e per la sua famiglia. Perchél’uscita da ogni labirinto della vita, anche il più tragico, richiede moltocoraggio. Sempre.