Rocca sbrocca

Sarah Ferguson, intervista alla duchessa di York che scrive fiabe per bambini

Di Tiziana Rocca

Sarah Ferguson ama l’Italia, la sua “seconda casa” e ama i bambini: in attesa del suo nipotino si prepara all’uscita del nuovo libro “Il cuore come una bussola”

In principio l’attività letteraria di Sarah Ferguson, duchessa di York, nacque con la sua autobiografia “The Story”,  poi è stata la volta dei  libri per bambini con cui ha stupito per la sua umanità e la capacità di calarsi nella realtà dei più piccoli mentre di questi giorni è l’annuncio della pubblicazione del nuovo romanzo di narrativa storica Her Heart for a Compass (in Italia tradotto “Il cuore come una bussola”) pubblicato da Mills & Boom che uscirà in Inghilterra il prossimo 3 agosto.

Sarah Ferguson è una donna che sa sempre reinventarsi ma anche una persona che aiuta i più deboli e che non si e mai fermata nella propria vita affrontandola con gentilezza e disponibilità per il prossimo. Lo sottolinea il fatto che oltre ad essere autrice di favole per bambini le legge on-line in tutti gli ospedali che lo richiedono per dare loro un momento di sollievo. Da oltre 30 anni, è impegnata a sostenere le cause dei bambini con particolare attenzione all'istruzione ed ha viaggiato in tutto il mondo per assistere in prima persona ai progetti e ha raccolto personalmente donazioni significative per cause che condividono la sua passione per il cambiamento e che oggi concentra con le attività del centro del Sarah's Trust.

Questo avviene anche in Italia, con, ad esempio, l’edizione speciale di Tè e biscotti "Brew For The Crew" per Hausbrandts, parte della "Duchess Collection" fondata da Sarah.
Sono stati originariamente realizzati e donati al personale ospedaliero e ai lavoratori in prima linea. Hausbrandt poi ha aderito a questa iniziativa ed è diventato l’ importatore in Italia. Il ricavato va alla  Sarah's Trust, fornendo supporto e rifornimenti continui per questi lavoratori chiave ed eroi locali in tutto il mondo.

Cara Sarah, innanzitutto, ti porgo il mio saluto di benvenuto con un abbraccio virtuale e ci tengo a rinnovarti l’invito, come programmato tempo fa, per la presentazione del tuo nuovo romanzo al Filming Italy Sardegna 2021 che si terrà tra giugno e luglio in Italia. Hai annunciato su Instagram la prossima pubblicazione tuo nuovo libro intitolato “Il cuore come una bussola” realizzato in un momento difficile trascorso come tutti a casa per via della pandemia.
Sei è una donna forte che ha sempre offerto una speranza per il futuro, come hai affrontato questo periodo di emergenza sanitaria mondiale? Pensi che sia importante, dopo la pandemia, ritrovare il piacere di stare insieme?

La famiglia e gli amici sono sempre stati importanti ma la pandemia ha intensificato questa sensazione di voler esserci, di essere forti, per l'altro e per gli altri. L'Italia è il più grande esempio di vita familiare.  Amo tutto dell'Italia e adoro la sua gente, ho molti cari amici lì.  Posso dire onestamente che è il paese che ristabilisce la mia fiducia nella vita familiare.

[La famiglia della Gherardesca è sempre stata così gentile con me e amo la loro onestà, lealtà e il loro meraviglioso atteggiamento nei confronti della vita].  Adoro la Toscana e voglio anche imparare di più sulla storia della Venezia del XV secolo.

Sono sempre stata vicina alle mie figlie ed è una tale gioia vederle intraprendere questa prossima fase della loro vita. Ci chiamiamo il tripode, è un vero onore vederle crescere. Credo che in qualità di custodi dei nostri figli abbiamo la grande responsabilità di essere onesti e veri nell'aiutarli a navigare in quello che è spesso un mondo difficile. Credo, come madre, che sia nostro compito aiutare i figli ad essere sinceri con se stessi ed essere lì per sostenerli nel loro viaggio.

Ora sto per diventare nonna e spero di essere una nonna fantastica!  Jack ed Eugenie non vedono l'ora di condividere il nuovo bambino con tutta la famiglia. Mi sento la persona più fortunata in assoluto quando riesco a portare un sorriso sul volto di un bambino e non vedo l'ora che arrivi l'ora delle favole!  Vivo in questo mondo di fantasia attraverso la scrittura dei libri e il mio canale YouTube per bambini Storytime with Fergie & Friends che ho aperto durante la pandemia, inviando alcune di queste storie ai bambini negli ospedali di tutto il mondo

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Non ti sei mai fermata in questo periodo. Hai intrattenuto i bambini con Storytime with Fergie and Friends negli ospedali e poi su YouTube. Ti piacerebbe fare lo stesso in Italia?

Ne sarei onorata!  L'Italia è la mia seconda casa.  Ho già iniziato! Sto imparando a leggere il mio libro per bambini Little Red in italiano per poterlo condividere anche con i piccoli del vostro paese, se lo vorranno.

Parlando di "Il cuore come una bussola", come è nata l'idea, qual è la trama e quanto c'è di tuo nelle avventure della protagonista?

Come chi è sempre stato immerso nella letteratura, credendo che questa sia un motore propulsore, ho desiderato scrivere libri per adulti per decenni e sono orgogliosa di averlo finalmente fatto.  Tutto è iniziato con la ricerca dei miei antenati.  Mi sono imbattuta in Lady Margaret che mi ha incuriosito perché condivido con lei il nome, ma anche se i suoi genitori, il duca e la duchessa di Buccleuch, erano amici intimi della regina Vittoria, non sono riuscita a scoprire molto su di lei e da qui è nata l'idea del libro. Ho sempre letto da bambina e ho un'immaginazione incredibilmente fervida; così, grazie a eventi e fatti storici, ho inventato la sua storia inserendo persone e fatti accaduti, facendo dei parallelismi con la mia vita per raccontare il viaggio di Lady Margaret. Il libro racconta i viaggi che Lady Margaret fa in Irlanda e in America, che in effetti ricordano i miei viaggi personali. Il mio secondo nome è Margaret, amo il suo coraggio, il suo spirito libero e la sfida allo status quo. Ha capelli rossi meravigliosi, cavalca (a pelo) in sella e non all’amazzone, e vive nel 1870. Ha dei cani lupo irlandesi, un Jack Russell, vive vicino a Liverpool e vuole imparare a lavorare la ceramica. È una donna esuberante che si spinge oltre i confini della vita, come ho fatto io.

Qual è la tua tecnica di scrittura?

Sono all'antica nel senso che scrivo tutti i miei libri a mano. Uso una penna Montegrappa che ho disegnato io stessa, lavorando con loro. Hanno una ricca storia: Ernest Hemingway ha scritto "A Farewell to Arms", con la penna Montegrappa.

Qual è la morale della storia?

Spero che la morale del libro risuoni grazie ai suoi lettori: non importa se fai degli errori o se sbagli tutto, vai avanti e combatti per ciò che credi sia la tua verità. Devi proseguire il tuo cammino con il cuore.

Mi sento più solida, autentica, più forte che mai su chi sono e dove sto andando, ed è questo il sentimento che spero venga trasmesso dal libro.

Stai progettando un sequel? 

Sì, ne stiamo parlando e ci sono così tanti pensieri e idee nella mia testa!  È molto emozionante. Non posso dire altro del secondo libro, se non che vi lascerà a bocca aperta!

Visti i successi delle serie ambientate a corte in costume, una serie televisiva potrebbe essere di tuo interesse?

Decisamente, vado per un Emmy! La vedo come una serie televisiva.  Ho da tempo una passione per la ricerca storica e per raccontare le storie di donne forti nella storia attraverso il cinema e la televisione.

Com'era la vita a Londra? Questo momento storico è stato in qualche modo una fonte di ispirazione per questo nuovo lavoro?

Sono sempre stata affascinata dalla storia. Una volta sposata con la famiglia reale ho scritto due libri di storia sui primi anni del principe Alberto e della regina Vittoria a Osborne House e anche Travels with Queen Victoria, ripercorrendo i suoi viaggi in Europa.

Mi ci sono voluti 15 anni per portare sullo schermo il film The Young Victoria. Graham King, Martin Scorsese, Tim Headington e io l'abbiamo prodotto. Emily Blunt ha interpretato la regina Vittoria e Rupert Friend il principe Alberto. È stato il più grande onore di sempre, essere nominati per il Golden Globe. Poi aver vinto l'Oscar per i migliori costumi! Graham King, Jean Marc Vallee e Julian Fellowes hanno scritto la sceneggiatura, un privilegio incredibile.

La storia ce l'ho nel sangue. Tutti cresciamo ascoltando storie di famiglia e molte persone iniziano a scavare più a fondo dopo la morte di un genitore, rendendosi improvvisamente conto che ci sono domande senza risposta, cose che avrebbero voluto chiedere ai loro genitori e che ora non possono. Mi ha ispirato a guardare indietro e vedere come la vita dei miei antenati ha plasmato la mia e quella dei miei genitori.  La storia della famiglia reale è ben documentata soprattutto dalla regina Vittoria e dai suoi diari. Questo mi ha aiutato a costruire una struttura per tessere una storia intorno a Lady Margaret, un'antenata che condivide il mio secondo nome e di cui si sa poco.

Volevo immaginare come sarebbe stato vivere in epoca vittoriana e ho usato le informazioni venute fuori dalla mia ricerca su entrambi i miei genitori per costruire un viaggio che presto ha preso vita propria. È stata un'esperienza coinvolgente ed emozionante - un viaggio che viene dal cuore.

Come immagini il prossimo futuro e cosa è previsto nelle attività di beneficenza del Sarah's Trust? 

Mi piacerebbe essere al numero uno della lista dei best seller per il mio romanzo, "Il cuore come una bussola"! Mi piacerebbe anche essere in grado di portare più sorrisi sui volti dei bambini attraverso la mia passione per l'istruzione e della letteratura. Sono immensamente orgogliosa del lavoro di Children in Crisis in Italia e voglio continuare a sostenerli e aiutarli nella loro missione.

Mentre la pandemia di coronavirus continua, voglio anche continuare a fare la mia parte per aiutare attraverso la mia organizzazione benefica Sarah's Trust, un nuovo ente di beneficenza globale, che ho recentemente istituito, culmine del lavoro svolto in questi 25 anni.  Il Trust fa da ponte tra gli individui e le organizzazioni in grado di dimostrare che il 100% delle loro donazioni sarà destinato direttamente ai più bisognosi, operando un grande cambiamento nelle comunità più vulnerabili del mondo.  Dal suo lancio ufficiale, il Trust ha messo in atto una risposta continua alla pandemia, consegnando oltre 150.000 pacchi per sostenere gli operatori di prima linea nel servizio sanitario e non solo. 

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