Palermo, 3 apr. (askanews) - "Le condizioni sanitarie di chi arriva a Lampedusa sono legate al Paese da dove partono, chi arriva dalla Tunisia per esempio ha segni di violenza, così come possono avere problematiche legate alla traversata, a un naufragio o a un peregrinare per il Mediterraneo, quindi trovarsi in condizioni di disidratazione, ipotermia, malnutrizione, queste sono le situazioni a cui dobbiamo generalmente fare fronte, oltre alla fascia di pazienti vulnerabili come le donne in gravidanza, spesso in gravidanza avanzata e a rischio per le fatiche del viaggio".Lo ha dichiarato il responsabile del poliambulatorio di Lampedusa, Francesco D'Arca."Ormai è un dato consolidato - ha aggiunto - speravamo fosse un fatto occasionale ma di ora in ora il numero di donne in gravidanza che arrivano è in aumento, per fortuna con lungimiranza abbiamo istituito presso il poliambulatorio un servizio di ginecologia h24 che dà il massimo di assistenza a queste donne" ha aggiunto D'Arca."Le condizioni cliniche dei migranti vengono valutate, comunque nessuno viene trasferito nei centri d'accoglienza se le sue condizioni cliniche non sono tali da consentirne il trasferimento, noi ci facciamo carico dell'assistenza sanitaria e delle cure".