Milano, 22 apr. (askanews) - Da malattia classificata dall'Organizzazione mondiale della Sanità a terapia contro la quarantena. Nel giro di pochi mesi il mondo del gaming ha gustato la propria rivincita. L'Oms è uno dei sostenitori della campagna #PlayApartToghether, che invita nell'emergenza a giocare "distanti ma insieme". All'iniziativa ha aderito anche l'Accademia italiana Videogiochi, come ha spiegato il presidente di Aiv, Luca De Dominicis: "Stare a casa ci ha costretti a fare pace o amicizia con l'intrattenimento per non essere chiusi in una gabbia. Il videogioco è una piazza centrale che ci consente di comunicare. Essendo un media va trattato con salubrità: vedere 100 film è male, non vederli è molto male. Il videogioco va giocato il giusto tempo nell'arco della giornata. L'Oms sta capendo che il videogame aiuta a comunicare, a farsi sentire più vicini anche se distanti".I videogiochi non riguardano solo l'intrattenimento, ma sono anche un mezzoper migliorare le capacità di apprendimento e le soluzioni creative. Nel vastissimo catalogo di attività dell'Aiv c'è anche la didattica. L'Accademia usa l'alternanza scuola lavoro per insegnare i videogiochi fin dal liceo. È presente in alcune scuole romane con corsi di grafica, web design e programmazione. Ma oggi si trova a fare i conti come tutti con la chiusura delle classi. "Aiv è molto privilegiata - ha spiegato De Dominicis - Noi siamo nativi digitali, siamo sempre on line, siamo sempre connessi.La predisposizione al comunicare on line ci ha reso molto facile spostare le lezioni in sincronia ma on line. Certo, amiamo essere davanti ai ragazzi. Ma tra tutti i comparti abbiamo reagito con più agilità in assoluto a questa emergenzaNoi stiamo anche aiutando le scuole ad avere un set didattico per distribuire la conoscenza online".In questa nuova fase per la didattica che si è aperta con Covid19 sono tante le sfide raccolte dal mondo del gaming. "Il mondo del gaming offre da sempre spunti pazzeschi per tutta la parte seria della nostra società. Noi stiamo lavorando a un protocollo che sta per essere pubblicato tra poche settimane per la didattica immersiva. Abbiamo firmato un protocollo per cambiare il modo di insegnare nelle classi e oggi con l'online sarà ancora più importante. Con la realtà virtuale dimostreremo come fare didattica e spiegare esperienze pragmatiche sarà entusiasmante e possibile anche da remoto", ha spiegato.L'emergenza ha anche offerto nuove opportunità alle figure professionali legate all'industria videoludica: "Il Covid ci ha purtroppo messo di fronte alla grave realtà che bisogna essere presenti costantemente. E avere una propria capacità di dialogare online e rappresentare lo scambio merci e informazioni oggi è totale. Quindi, i programmatori, i grafici e i designer del mondo videoludico vengono impiegati completamente per fare prodotti che servono a tutti quanti per essere anche online".