Politica

Draghi e politica estera: governo convinto europeista, atlantista

 

Milano, 17 feb. (askanews) - "Questo governo sarà convintamente europeista e atlantista - lunghi applausi in Aula, brusio - in linea con gli ancoraggi storici dell'Italia: Unione europea, Alleanza Atlantica, Nazioni Unite. Ancoraggi che abbiamo scelto fin dal dopoguerra, in un percorso che ha portato benessere, sicurezza e prestigio internazionale. Profonda è la nostra vocazione a favore di un multilateralismo efficace, fondato sul ruolo insostituibile delle Nazioni Unite. Resta forte la nostra attenzione e proiezione verso le aree di naturale interesse prioritario, come i Balcani, il Mediterraneo allargato, con particolare attenzione alla Libia e al Mediterraneo orientale, e all'Africa". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi al Senato durante il discorso per la fiducia al Governo."Gli anni - ha proseguito - più recenti hanno visto una spinta crescente alla costruzione in Europa di reti di rapporti bilaterali e plurilaterali privilegiati. Proprio la pandemia ha rivelato la necessità di perseguire uno scambio più intenso con i partner con i quali la nostra economia è più integrata. Per l'Italia ciò comporterà la necessità di meglio strutturare e rafforzare il rapporto strategico e imprescindibile con Francia e Germania. Ma occorrerà anche consolidare la collaborazione con Stati con i quali siamo accomunati da una specifica sensibilità mediterranea e dalla condivisione di problematiche come quella ambientale e migratoria: la Spagna, Grecia, Malta e Cipro. Continueremo anche a operare perchè si avvii un dialogo più virtuoso tra l'Unione europea e la Turchia".