Barcellona, 8 ago. (askanews) - Leo Messi in lacrime per il suo addio al Barcellona, dopo un'intera vita con la maglia blaugrana, nell'ultima conferenza stampa con lo stemma della ormai sua ex squadra alle spalle. "Sono arrivato che avevo 13 anni - ha detto, quasi singhiozzando - dopo 21 anni vado via con mia moglie, tre bambini catalano-argentini. Questo è un arrivederci"."Sono giorni non semplici, sto lasciando il club della mia vita. E la mia vita cambierà completamente. Dopo 16 anni tutto era una ripetizione delle stesse cose. Ora si ricomincerà da zero. Ma bisogna accettarlo e guardare avanti."Quando è stato eletto Laporta abbiamo parlato, siamo stati a cena insieme. Dopo questa cena ero sicuro che sarei rimasto qui. Che non ci sarebbe stato nessun problema sul contratto. Poi non è stato possibile. Non ho mai avuto alcun dubbio sulla volontà di restare".Lacrime, un pianto a dirotto, ma diversamente non era possibile: "L'ha già detto il presidente Laporta: per i limiti della Liga non si poteva fare il rinnovo. Tutto il possibile è stato fatto, da parte del club, da parte del presidente. Io volevo rimanere,tutti lo volevano. Ma non abbiamo potuto. Io sono sempre stato chiaro con tutti, trasparente. Non mi sono mai sentito ingannato da nessuno". Messi saluta tutto un mondo: "Ringrazio tutti i miei compagni, il presidente, tutte le persone del club che sono stati con me tutto questo tempo. Questo club è sempre stato buono con me. Ho vissuto qui tantissime cose. Sono successe tantissime cose belle. Mi hanno fatto crescere, migliorare, diventare la persona che sono oggi. Ho dato tutto per questa maglia, fin dal primo giorno. Sono grato per tutto l'affetto della gente. Non avevo mai immaginato questo addio. Avrei voluto fare un addio nel campo, per un'ultima ovazione. Mi sono mancati durante la pandemia. Mi immaginavo di andare via con lo stadio pieno. Ho sempre sentito l'amore di tutti. Ho dato tutto perché questo club potesse diventare il migliore del mondo. Semplicemente grazie a tutti per questi anni che abbiamo passato insieme. Ho tante immagini belle da portare con me. Questa è senza dubbio la tappa più difficile della mia carriera. Ho avuto tanti momenti difficili. Sento molta tristezza, questo è il club che amo. Non ho mai detto bugie, ho sempre detto tutto. L'anno scorso volevo andare via, questo no"."Il Barcellona senza di me? È una delle squadre più grandi del mondo, con una rosa importantissima. Come ha detto Laporta, la cosa più importante è il club, superiore a tutto e tutti. Le persone si abitueranno alla mia assenza". Scatta un lunghissimo applauso da parte di tutta la sala conferenze. Messi si commuove nuovamente. "Il momento del debutto è stato il più importante, in quel momento stavo realizzando il mio sogno. È stato magnifico".Il Psg nel suo futuro: "È una possibilità, sì. Posso dire che quando è uscito il comunicato dell'addio molti club si sono informati. Per il momento non c'è nulla di chiuso ma stiamoparlando". La foto con i giocatori del Psg nulla di strano: "Ho incontrato Di Maria e Paredes dopo la Copa. A Ibiza. Si sono uniti anche altri, sono tutti amici. Poi abbiamo soltanto fattouna foto, quella di un momento che stavamo condividendo. È stata una casualità. Fa rumore, ma non c'è nulla di strano. Non era nulla di più di una foto tra amici". Gli obiettivi per il futuro sono chiari: "Avremo potuto vincere più Champions. Ma abbiamovinto molto altro. Non mi pento di nulla, abbiamo sempre cercato di dare il massimo. Per questo uno dei miei obiettivi è continuare a vincere la Champions in altri club".