Coronavirus
Autocertificazione Covid-19: dove scaricarla per circolare in zona rossa
Per circolare nelle zone rosse sarà necessario dotarsi di autocertificazione. Consentiti solo spostamenti motivati da esigenze lavorative e di salute
Autocertificazione Covid-19: come per il precedente lockdown bisognerà averla sempre con sé fuori casa e presentarla in caso di controlli
Da domani partirà ufficialmente il nuovo lookdown che si concluderà il 3 dicembre, salvo proroghe. L'Italia sarà divisa in zone con restrizioni diverse per contenere l'aumento esponenziale dei contagi da Coronavirus degli ultimi giorni. All'interno delle zone rosse si potrà circolare solo per ragioni lavorative e di salute e portando con sé l'autocertificazione esattamente come avveniva a marzo.
Autocertificazione Covid-19: ecco dove scaricarla
La nuova autocertificazione Covid-19 può essere scaricata direttamente dal sito del ministero dell'Interno. Al momento il modulo in formato PDF è lo stesso rimasto valido dal 18 maggio 2020. Il Governo comunque ha sottolineato che è possibile utilizzare il precedente modello cancellando le voci non più attuali come potete vedere a questo link. Inoltre, come si legge sul sito del ministero, "l'autodichiarazione è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo".
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Zone rosse: cosa si può fare e cosa resta aperto
Le zone rosse decise dal Governo comprendono Calabria, Lombardia, Piemonte e Val D'Aosta. All'interno di queste Regioni si potrà uscire dalla propria abitazione solo per gli spostamente verso scuola, lavoro ed esigenze mediche e viceversa. Sarà possibile fare attività motoria leggera (passeggiate) solo vicino a casa e da soli, indossando sempre la mascherina e tenendo la distanza di almeno un metro dagli altri passanti. Consentita anche l'attività sportiva indivuale all'aperto.
Bar e ristoranti saranno chiusi 7 giorni su 7 ma l'asporto è consentito fino alle 22. Non ci sono invece restrizioni per la consegna a domicilio. Gli unici esercizi aperti sono i negozi di elettronica, edicole, tabaccherie, farmacie, lavanderie, supermercati e negozi di prima necessità, parrucchieri e barbieri.