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Coronavirus, 80% dei malati ha carenza di vitamina D: ecco come integrarla

La vitamina D potrebbe rivelarsi un ottimo strumento di prevenzione soprattutto per le fasce più a rischio come gli anziani

Coronavirus: l'80% dei malati di Covid-19 ha una carenza di vitamina D. Ecco gli alimenti che sono più ricchi di questo nutriente per integrare la propria dieta

Mentre molti Paesi nel mondo si preparano ad un nuovo lockdown, gli scienziati continuano a studiare il Covid-19 per scoprirne i punti deboli e debellarlo definitivamente. Ad esempio, dalla Spagna arriva la notizia che buona parte dei pazienti colpiti dal Coronavirus presentavano una carenza di vitamina D. Lo studio condotto dal team di José Hernández, dell'Università della Cantabria a Santander, è stato pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.

Coronavirus, fattori di rischio: 80% dei pazienti ricoverati ha carenza di vitamina D

L'analisi ha evidenziato una carenza di vitamina D nell'80% dei pazienti ricoverati per Covid-19 durante la prima ondata. Questi dati sono relativi ad un solo ospedale spagnolo ma sono comunque importanti in quanto confermano altri studi epidemiologici che affermavano come la carenza di vitamina D sia uno di fattori di rischio di morte più alti per il Coronavirus.

La mancanza di nutriente è stata trovata soprattutto negli uomini, che in media hanno una mortalità maggiore per Covid-19 rispetto alle donne, e più questa era importante più erano elevati i marcatori infiammatori legati a infezioni gravi nel sangue.

"Se il ruolo protettivo della vitamina D contro la sindrome Covid 19 fosse confermato un approccio preventivo potrebbe essere curare la carenza di questa vitamina, specialmente negli individui più suscettibili come gli anziani, i pazienti con altre malattie quali il diabete e il personale sanitario specie nei presidi di lunga degenza, ovvero tutte le popolazioni più a rischio di ammalarsi di Covid-19 in forma grave e con complicanze", afferma Hernández.

Vitamina D, come integrarla? Ecco gli alimenti che ne sono più ricchi

La vitamina D potrebbe quindi funzionare come uno scudo protettivo contro il Coronavirus. Attualmente in Gran Bretagna è in corso proprio un trial clinico per dimostrare questo assunto. La vitamina D è un elemento fondamentale per il corretto funzionamento del sistema immunitario e la formazione delle ossa. Alcuni alimenti sono più ricchi di altri di questo nutriente. Molte varietà di pesce hanno alte concentrazioni di vitamina D come salmone, tonno, pesce spada, sgombro e sardine. Altrettanto utile per integrare questo nutriente sono i tuorli delle uova, latte, fegato, funghi e il cioccolato fondente.

Prima di variare la propria dieta è comunque importante chiedere preventivamente il parere del proprio medico, nutrizionista o dietologo in modo da evitare problemi di salute. Ogni organismo infatti ha necessità diverse ed eccedere con la vitamina D può portare a diarrea o vomito, perdita dell'appetito e mal di testa, debolezza muscolare, contrazioni e spasmi muscolari e nei casi più gravi anche la formazione di calcoli.