Coronavirus

Coronavirus, i pm di Bergamo: "L'ospedale di Alzano non fu sanificato"

Il reato di epidemia colposa contestato dalla Procura di Bergamo a una serie di funzionari del Welfare lombardo e a ex dirigenti dell'Asst di Bergamo Est è aggravato "dalla morte di più persone". Nel decreto con cui la Gdf ha effettuato le acquisizioni in Regione Lombardia, si legge, in particolare, che l'ospedale di Alzano Lombardo non fu sanificato come previsto.

Francesco Locati e Roberto Cosentina, il primo ex dg e il secondo ex direttore sanitario dell'Asst Bergamo Est avrebbero dichiarato "in atti pubblici" il falso quando, nel caso della riapertura dopo poche ore del pronto soccorso dell'ospedale di Alzano il 23 febbraio, scrissero che erano state adottate "tutte le misure previste", una circostanza "rivelatasi falsa, stante l'incompleta sanificazione del Pronto soccorso e dei reparti del presidio".

Gli indagati, tra cui c'è anche l'ex dg della Sanità lombarda, Luigi Cajazzo, sono accusati di aver cagionato "un'epidemia colposa, incrementando e aggravando la diffusione del contagio da coronavirus, con particolare riferimento alle modalità di gestione dell'emergenza sanitaria Sars-Cov-2 presso il presidio ospedaliero di Alzano Lombardo ed al propagarsi della morbilità nel territorio circostante". E con la "circostanza aggravante della morte di più persone". Reato contestato non solo ad Alzano Lombardo, ma anche in "altre località della provincia di Bergamo, a partire dal 23 febbraio 2020 ed indicativamente fino all'8 marzo".