Coronavirus

Coronavirus, regioni contro il governo."Ci arriva la metà delle dosi promesse"

I governatori alzano la voce: "Pochi 8 milioni di vaccini, ne avevano annunciati il doppio. Impossibile arrivare a 500 mila dosi al giorno così"

Coronavirus, regioni contro il governo."Ci arriva la metà delle dosi promesse"

L'emergenza Coronavirus in Italia continua senza sosta. I contagi sono in aumento, complici anche le varianti, quella inglese ormai sfiora il 90% del totale dei nuovi positivi. Preoccupa in particolare la situazione negli ospedali, specie nei reparti di terapia intensiva, sempre più al collasso, con livelli di occupazione in alcune Regioni anche al 60%, il doppio della soglia di sicurezza. Resta drammatico il dato giornaliero sui decessi. A complicare la situazione c'è anche la questione vaccini, governo e Regioni si rimpallano le responsabilità. I governatori lamentano di ricevere poche dosi, l'esecutivo risponde che è un problema organizzativo a livello locale. Ad aprile arriveranno 8 milioni di dosi ma i presidenti di Regione ne chiedono il doppio per arrivare alla soglia delle 500mila vaccinazioni quotidiane richieste dal commissario Covid. E nel frattempo l'Ue annuncia di aver "militarizzato" le fabbriche di vaccini con un sistema di controllo per evitare "fughe" di medicinali all'estero.

Alessio D'Amato, assessore alla Sanità del Lazio, lancia un messaggio di allerta in vista delle prossime settimane di vaccini. Il Lazio è la regione più virtuosa da questo punto di vista ma i numeri che mostrano i prossimi invii da parte delle case farmaceutiche non sono incoraggianti. "Per arrivare all'obiettivo annunciato da Draghi (500mila vaccinazioni al giorno ndr) servono 15 milioni di dosi al mese in Italia e 1,5 milioni nel Lazio. Ne arrivano 8 milioni, siamo alla metà", fa i conti D'Amato. Provano a vedere il bicchiere mezzo pieno presidenti Attilio Fontana (Lombardia) e Giovanni Toti (Liguria). "Davanti a noi abbiamo giorni decisivi: iniziare la campagna massiva con i vaccini finalmente in arrivo", scrive in un post su Facebook Fontana. "Siamo in una fase di intensificazione della campagna vaccinale, abbiamo aumentato la percentuale dei somministrati sui consegnati: a meno di nuovi ritardi nelle consegne, che mi auguro non si verifichino ancora, non rallenteremo più", ha aggiunto Toti.