Coronavirus
Covid: Gimbe, in calo nuovi casi ma aumentano i decessi
Secondo i dati del monitoraggio settimanale di Gimbe sono diminuiti i nuovi casi, aumentati i decessi e peggiorata la situazione ospedaliera
Diminuiscono lievemente i nuovi casi (-5,9%), aumentano i decessi e peggiorano gli indicatori ospedalieri: sopra la soglia di saturazione 10 regioni per l'area medica e 13 per le terapie intensive con punte di oltre il 60%. Ancora indietro la protezione di anziani e fragili: degli over 80 il 28,3% ha completato il ciclo vaccinale e il 27,4% ha ricevuto solo la prima dose, ancora ai nastri di partenza la fascia 70-79 anni e nessun dato disponibile sui fragili. Sono i dati del monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe riferito alla settimana 24-30 marzo 2021 rispetto alla precedente.
Sono in peggioramento i dati dei decessi per Covid a fronte di una riduzione di contagi. Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, nella settimana 24-30 marzo 2021 - rispetto alla precedente - c'e' un aumento del numero dei morti che arrivano a quota 3.000, con un incremento del 4,2%. In lieve riduzione i nuovi casi: 141.396 vs 150.181. Restano stabili i casi degli attualmente positivi 562.832 vs 560.654 e le persone in isolamento domiciliare 529.885 vs 528.680. Continuano ad aumentare i ricoveri con sintomi 29.231 vs 28.428 e le terapie intensive (3.716 vs 3.546).
"Per la seconda settimana consecutiva - dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe - a livello nazionale si rileva una lenta discesa del numero di nuovi casi e del loro incremento percentuale, anche se il dato risente di notevoli differenze regionali correlate al livello di restrizioni di 3 settimane fa". In 9 Regioni, infatti, l'incremento percentuale dei nuovi casi è ancora in crescita, soprattutto in 4 Regioni che 3 settimane fa si trovavano in area bianca o gialla (Calabria, Liguria, Sardegna e Valle d'Aosta). Al contrario si rilevano riduzioni rilevanti in Regioni che 3 settimane fa erano in zona arancione o rossa. Inoltre, in 10 Regioni aumentano i casi attualmente positivi, dato che si riflette anche a livello nazionale.
"Sul versante ospedaliero - afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi sanitari della Fondazione Gimbe - entrambe le soglie di allerta di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid in area medica (maggiore del 40%) e in terapia intensiva (maggiore del 30%) sono superate a livello nazionale, attestandosi rispettivamente al 44% e al 41%: 10 le Regioni sopra soglia per l'area medica e 13 quelle per le terapie intensive". In particolare, l'occupazione di pazienti Covid in terapia intensiva supera il 40% in Puglia, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Toscana, Molise, Lazio e il 50% in Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Emilia-Romagna, con valori superiori al 60% in Lombardia e nelle Marche. "Sul fronte dei nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva - puntualizza Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe - dopo la frenata registrata la scorsa settimana, il dato si e' stabilizzato".