Coronavirus

Covid: impennata di casi in Svezia, +60% di ricoverati positivi

Le autorità lanciano l'allarme: "Situazione estremamente seria"

Anche in Svezia si è registrata un'impennata di casi di coronavirus e di ricoveri in ospedale, tanto che le autorità hanno lanciato l'allarme, sottolineando che si tratta di "una situazione estremamente seria". "Possiamo aspettarci un numero notevolmente maggiore di persone che necessiteranno di cure ospedaliere nelle prossime settimane", ha affermato Bjorn Eriksson, direttore dei servizi sanitari di Stoccolma.

Attualmente sono ricoverati 1.004 pazienti positivi al Covid, un aumento del 60% rispetto ai 627 della scorsa settimana. Ugualmente, c'è stata un'impennata di contagi, con una media di oltre 4 mila casi contro i meno di 500 dell'inizio di ottobre; nelle ultime 24 ore sono stati registrati 4.635. Dall'inizio dell'epidemia il Paese nordico ha avuto 171.365 contagi e 6.122 morti, numeri molto più alti dei Paesi scandinavi vicini, ma inferiori rispetto a Francia, Regno Unito e Spagna.

La Svezia ha adottato un approccio soft, rifiutandosi di decretare rigidi lockdown ma puntando piuttosto su misure di distanziamento e senso diresponsabilità, senza obbligare ma raccomandando di seguire le regole. Non sono stati chiusi negozi, ristoranti, palestre e la mascherina non è obbligatoria all'infuori che negli ospedali.

Di fronte alla seconda ondata di coronavirus sono state adottate misure più severe nelle regioni più colpite, come il divieto di visita nelle case di cura. Il governo ha annunciato dal 20 novembre alla fine di febbraio il divieto di vendita di alcol nei bar, ristoranti e locali dopo le 22.