Coronavirus
Covid, Affari in esclusiva. Plasma iperimmune. Dove donarlo città per città
Siete usciti dal Covid e volete donare il vostro sangue per provare a salvare altre persone? Governo e regioni restano in silenzio ma si può fare. Ecco i centri
Siete usciti dal Covid e volete donare il vostro sangue per provare a salvare altre persone? In esclusiva su Affaritaliani l’elenco completo, regione per regione e città per città, di dove poterlo farlo.
“Chi dona deve essere sano, guarito dal Covid e ad avere degli anticorpi neutralizzanti”, raccontò nell’aprile scorso il direttore di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del Carlo Poma di Mantova Massimo Franchini, “si prelevano 600 ml di plasma, da cui si ricavano 2 dosi da 300 ml ciascuna”. Sarà il plasma che verrà usato per salvare gli altri malati.
Controindicazioni? Ce le spiegò il dottor Giuseppe De Donno: “Costa poco, è fattibile e pure democratico”.
Dopo il successo del plasma iperimmune e la relativa risonanza mediatica come terapia antiCovid è stato autorizzato dal Comitato Etico dell’INMI “L. Spallanzani” lo studio TSUNAMI (acronimo di TranSfUsion of coNvaleScent plAsma for the treatment of severe pneuMonIa due to
SARS.CoV2).
Ieri il professor Francesco Menichetti ci ha raccontato le lentezze che stanno rallentando la donazione e che la maggioranza delle Regioni non ha raccolto il sangue.
Ma questa sperimentazione nazionale, su indicazione del Ministero della Salute, promossa dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’AIFA, ha il fine di valutare l’efficacia e il ruolo del plasma ottenuto dai pazienti convalescenti da Covid-19. Quindi gli effetti dell’utilizzo finiscono in un grande studio randomizzato che ne verifica l’efficacia. A quel punto si valuterà se usarla su larga scala contro il Covid. “Il parere unico rilasciato dal Comitato Etico dell’INMI ‘L. Spallanzani’ ha validità immediata su tutto il territorio nazionale”, scrive l’Aifa.
Lo studio consentirà di ottenere evidenze scientifiche solide sul ruolo di questo tipo di strategia terapeutica
Il Comitato scientifico, con funzione di sostegno e supervisione è costituito da:
- Nicola Magrini (DG AIFA), Presidente
- Silvio Brusaferro (Presidente Istituto Superiore di Sanità)
- Renato Bernardini (Università di Catania)
- Massimo Costantini (Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia)
- Giustina De Silvestro (Azienda Ospedaliera di Padova)
- Paolo Grossi (ASST Sette Laghi Varese)
- Giuseppe Ippolito (Istituto Spallanzani di Roma)
- Giancarlo Liumbruno (Centro Nazionale Sangue)
- Franco Locatelli (Consiglio Superiore di Sanità)
- Francesco Menichetti (Azienda ospedaliero-universitaria di Pisa), Principal Investigator
- Cesare Perotti (Policlinico San Matteo di Pavia), Principal Investigator
- Patrizia Popoli (Istituto Superiore Sanità), Coordinatrice Gruppo operativo sperimentazione
- Giuseppe Remuzzi (Istituto Mario Negri di Milano)