Coronavirus
Covid, Italia beffata: Spagna e Grecia aprono ai turisti stranieri
Coronavirus, Spagna e Grecia riaprono al turismo straniero e si preparano per l'estate
Covid, Italia beffata: Spagna e Grecia aprono ai turisti stranieri
Il giornale spagnolo El pais lo ha definito il paradosso spagnolo, cioè quel fatto che permette dalla scorsa settimana la libera circolazione in Spagna od in alcuni luoghi (come Mallorca e le Baleari) agli stranieri, mentre vieta agli spagnoli gli spostamenti fra Regioni. Nell’ultimo weekend come racconta il giornale spagnolo, 274.242 stranieri, sopratutto francesi e tedeschi hanno preso d’assalto le mete turistiche spagnole, ma anche la capitale Madrid, dove la presidente Diaz Ayuso permette le aperture di bar e ristoranti fino alle 23 (chissà che invidia per gli operatori del settore nostrano).
Certo i dati parlano ancora di un 89% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno, ma comunque qualcosa si muove, al contrario del nostro paese, dove come dice Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi l’85% degli alberghi italiani sono ancora chiusi “non mi posso muovere dal mio Comune, ma posso tranquillamente andare alle Canarie. Ci sentiamo presi in giro, se ci sono delle regole vanno rispettate ma per tutti”. La Spagna è meta ambita dai turisti, sia a causa delle minori restrizioni a Madrid e nelle isole, malgrado i dati della capitale con 241 contagi ogni 100.000 abitanti siano tutt’altro che incoraggianti, (ma anche a Barcellona i locali sono aperti fino alle 17) e sia dal fatto che la Germania per esempio, ha inserito le Baleari e Mallorca (i posti preferiti dai turisti tedeschi) da pochi giorni fra le destinazioni “piu sicure” per quanto riguardo la pandemia. Sanchez il premier socialista del paese ha lasciato piena autonomia alle regioni, malgrado una polemica piuttosto serrata proprio con la Ayuso, che ha sempre optato per misure molto meno restrittive rispetto al resto del paese, e per quanto riguarda i viaggi dall’estero dice di attenersi alle raccomandazioni della Unione Europea. Il turismo d’altra parte per la Spagna è una risorsa fondamentale per la sua economia (come in Italia) e i dati rilasciato dall’Ine, istituto di statistica del paese, a Gennaio e Febbraio sono stati sconfortanti, con una spesa per il turismo scesa del 90.5% e arrivi calati dell89,5%.
Ecco allora che le speranze sono affidate ai vaccini per non rischiare di perdere un altro anno. Maria Reyes Maroto, ministro del turismo ha affermato che nella settimana santa il paese conta di raddoppiare gli arrivi dello scorso anno che sono stati 17 milioni, cercando quindi di dimezzare almeno gli arrivi del 2019 che erano stati quasi 84 milioni. Gli spagnoli sono convinti anche di poter beneficiare della estrema incertezza che regna in Francia e sopratutto Italia, per quanto riguarda il settore turistico, cercando quindi di rubare fette di mercato ai propri concorrenti, come lamenta sempre il presidente di Federalberghi “ Sembra che la Spagna ci dica venite pure da noi, cosi come la Grecia, che da diversi mesi si stanno organizzando per l’estate. La Grecia è già la prima meta turistica quest’anno statunitense, non si trova piu un alloggio o una barca. Ma loro sono partiti per tempo hanno creato le isole Covid free e dal 14 Maggio di vaccino o tampone per chi arriva.”
Il Ministro del Turismo greco Haris Theoharis ha annunciato la settimana scorsa che l'obiettivo del governo ellenico è inaugurare la stagione estiva a partire dal 14 maggio aprendo le frontiere a tutti coloro che hanno ricevuto il vaccino anti Covid o dimostrino di essere negativi al Coronavirus. "Puntiamo a ripartire con regole specifiche e protocolli aggiornati. Fino ad allora, rimuoveremo gradualmente le restrizioni se le condizioni lo consentiranno".
Singolare che sempre il ministro del turismo ellenico abbia affermato, come la sua omologa spagnola, che il paese punta ad attrarre almeno il 50% dei circa 31 milioni di turisti arrivati nel 2019. Esistono già colloqui con il governo britannico per organizzare per la prossima estate corridoi fra i due paesi permettere ai britannici, secondi solo ai tedeschi in termini di arrivi turistici in Grecia, di recarsi appunto nel paese per vacanza la prossima estate. Insomma mentre in Italia si parla di restrizioni dure fino a fine Aprile, altri paesi sembrano invece allargare le maglie per cercare di approfittare delle incertezze che sembrano regnare sovrane in Italia sul tema turismo, che occorre non dimenticare, rappresenta (o forse sarebbe meglio dire rappresentava) il 13% del Pil e dava lavoro, compreso l’indotto, a circa 3,5 milioni di persone